Occhio alle banconote false!
di Rita Occidente Lupo
Arricchirsi…con la zecca domestica! Quei due mattacchioni intramontabili, nel duo che regge gli anni. Totò e Peppino De Filippo, all’ombra della propria inventiva, per sbarcare il gramo lunario, oggi più che mai di moda. La tipografia a saracinesca chiusa: clandestina zecca per falsificare banconote. Un modo per produrre domesticamente ciò che serve alla bisogna: specialmente danaro! La moda del falso è sempre impazzata. E quella delle banconote contraffatte, mai smesso di turlupinare. Con l’ingresso dell’Euro, dieci anni or sono, alta la guardia inizialmente per i bigliettoni colorati. Dopo un apparente silenzio, la fraudolenza specialmente con le banconote blu, da 20€ e verdi, da 100€. Quelle di grosso taglio, 500€, quasi assenti. Di difficile cambio, quasi sempre relegate alle banche. In giro, davvero poche. Il primo taglio, il più falsificato in Italia, al 46% del totale, seguito al 28% dal biglietto da 100: in Europa, invece, i biglietti da 20€ contraffatti ricoprono, il 39% del totale, seguiti dai tagli da 50€ (35%). Anche gli arancioni 50€, non disprezzati. Per i 10€, infine, non ci si applica più di tanto.Lo scorso anno, secondo quanto riportato dalla Banca d’Italia nella Relazione al Parlamento e al Governo, le banconote riconosciute false sono state 142.260, il 18,6% in più rispetto al 2007. Pertanto, vari negozianti, da tempo, armati di macchinette salva truffe. Specialmente nei momenti clou dell’anno. Quando la corsa agli acquisti natalizi o la fretta delle uova pasquali, rende più facile smistare bigliettoni. Proprio nella confusione o nella distrazione, si riesce ad infilare con maggiore facilità anche il falso, ben imitato. Tranne che nella carta più spessa, la filigrana centrale che manca, il timbro in basso della zecca alterato. Alcuni piccoli segnali che denotano come, tra le dita, spesso la rugosità, celi il falso!
Forse è il caso di riprendere il mio articolo che scrissi sotto Natale.
Che tristezza la TV senza Quarta Rete!!!