Vallo di Diano: Codacons, Sos solidarietà ad anziani e disabili

 Abbiamo effettuato accesso agli atti al Comune di Atena Lucana per richiedere il regolamento TARSU (tassa sui rifiuti solidi urbani). Dopo una seconda missiva di diffida, a seguito della nostra prima richiesta inevasa, abbiamo finalmente ottenuto gli atti. Avremmo preferito non bussare due volte alla stessa porta! L’importante, tuttavia, è aver avuto accesso ai documenti che ci interessavano.Dobbiamo notare che il 18 giugno 2009, con delibera di giunta n. 50, l’Amministrazione comunale ha confermato le tariffe dell’anno 2008, praticamente ferme dal 2007. E questo va a merito dell’Amministrazione stessa. Abbiamo letto attentamente il regolamento. All’art. 20, sulle agevolazioni speciali, vi è scritto: La tassa è dovuta nella misura ridotta del 50% per le abitazioni non di proprietà occupate da famiglie di uno o due componenti ultra sessantacinquenni. Parimenti è ridotta del 50% per le abitazioni occupate esclusivamente da portatori di handicap con invalidità superiore al 66%.La tassa non è dovuta per le abitazioni non di proprietà occupate da persone sole, nullatenenti o in condizioni di accertata indigenza, limitatamente ai locali direttamente abitati. Le agevolazioni di cui ai precedenti commi saranno concesse unicamente su domanda dell’avente diritto, che attesterà il sussistere delle condizioni previste mediante autocertificazione.Il non efficace gesto di solidarietà del Comune di Atena Lucana nei confronti dei portatori di handicap ci lascia costernati. Vogliamo infatti segnalare un caso concreto che, pur degno della massima solidarietà da parte della collettività, non rientra tra le tipologie di agevolazioni speciali previste dall’art. 20 del regolamento TARSU. Ammettiamo allora che due persone, non ultra sessantacinquenni, occupino un’abitazione di loro proprietà. Ammettiamo però che uno di essi sia portatore di handicap con invalidità al 100% e che la seconda persona sia quella che, per legge, è tenuta ad accudire la prima, bisognosa di accompagnamento. Come si evince dalla lettura dell’art. 20 del regolamento TARSU, la tassa in questo caso è dovuta al 100%, in quanto il comma 2 reca l’avverbio “esclusivamente” dopo il participio “occupate”. Ebbene, conosciamo almeno una situazione simile a quella descritta ad Atena Lucana in cui un portatore di handicap con invalidità al 100% ed il coniuge pagano a prezzo pieno la TARSU. In questo caso chiediamo: che il Piano di Zona si faccia carico, attraverso una semplice ricerca sui dati in possesso dell’ente, di individuare tutte le abitazioni di Atena Lucana in cui è presente almeno un portatore di handicap con invalidità superiore al 66% per poter comunicare a quei cittadini la possibilità di ottenere una riduzione del 50% della TARSU; che, attraverso una modifica del regolamento, sia previsto un esonero dal pagamento nei casi in cui esiste un portatore di handicap con invalidità al 100% accudito da un singolo familiare; che solo nel caso vi siano uno o più familiari conviventi con reddito, oltre alla persona che accudisce il portatore di handicap, la riduzione sia del 50%.Non ci sembra di chiedere molto. Anzi, chiediamo a tutte le amministrazioni del Vallo di Diano di apportare modifiche ai loro regolamenti TARSU che vadano nella direzione dell’agevolazione del pagamento della tassa per gli anziani e i portatori di handicap, evitando di riportare il comma che vuole che sia sempre il cittadino a doversi informare su quali siano i suoi diritti.Infatti, quasi mai è l’ente a comunicare questi fatti, oppure il Piano di Zona per esso, nel caso lo status del cittadino preveda una riduzione delle tasse locali. Inoltre, auspichiamo che il Piano di Zona non si limiti soltanto a produrre i dati richiesti, ma agisca nelle sedi opportune per far sì che le modifiche dei regolamenti comunali vadano incontro alle reali esigenze dei cittadini indigenti o portatori di handicap, in modo tale che “il fin ha ragion di esistere”. Da una rassegna dei regolamenti, infine, potrebbero emergere vere e proprie contraddizioni con il principio della solidarietà sociale. Contraddizioni che, come nel caso di Atena Lucana, andrebbero sanate dalle amministrazioni tutte, perché la solidarietà, appunto, non sia una parola priva di significato. 

 

Il Responsabile della Sede

dott. Roberto De Luca