Salerno:il consigliere Morrone, sui tavolini scomodi…di De Luca

In uno dei suoi soliti, continui, assillanti monologhi televisivi, il Sindaco di Salerno ci ha spiegato che la città è sopraffatta dai tavolini degli esercizi pubblici, concludendo che in alcune aree essi andavano completamente rimossi. Il primo problema che non viene fuori – poiché nei monologhi si tende sempre a fare demagogia a piene mani, nel mentre nei contraddittori il pensiero, poiché stimolato, viene espresso in modo più esplicito – è se gli spazi esterni attrezzati da bar, ristoranti, pub sono, per il primo cittadino, un inconveniente di cui sbarazzarsi. Se così fosse lo inviterei, nei suoi vari viaggi in Europa e negli States in cerca di architetti “foglie di fico”, di fare una pausa effimera in questi luoghi di civiltà antica per registrare come sono organizzati i locali pubblici. Vedrà che gli spazi esterni dei predetti esercizi commerciali sono praticamente decorati da tavolini e sedie e che sono luoghi di attrazione persino in inverno, quando usano riscaldare gli avventori con apposite ed efficaci stufette esteticamente molto gradevoli. Quello che non vedrà mai sono i pescivendoli e i fruttivendoli che espongono la loro merce all’aperto, in prossimità di strade trafficate e, quindi, con seri rischi per la salute dei consumatori, che comprerebbero merce che ha assorbito gas di scarico in grande quantità. Non vedrà sul marciapiede di fronte alla Casa Comunale persone che cenano “a lume di marmitte gracchianti e fumanti” e pedoni  costretti a passeggiare districandosi nel traffico cittadino. Quindi, il problema è con quale criterio si rilasciano le autorizzazioni, quali standard s’impongono e come si controllano periodicamente gli effetti di quei permessi concessi. E’ evidente che se si chiude un occhio con il pescivendolo, alla fine tutti si sentono autorizzati a trasgredire le regole. Non è questione di rimozione, perciò, ma di rispetto delle norme e delle direttive impartite agli uffici municipali preposti. Il Sindaco, furbescamente, quando percepisce mugugni della pubblica opinione su determinate questioni, interviene con un monologo pieno zeppo di retorica sull’argomento, ma guardandosi bene, all’indomani, di mettere in pratica ciò che ha annunciato, a meno che non si tratti di punire una persona “antipatica”.E’ così che fa credere che Salerno sia divenuta, grazie a lui, una città ordinata, civile, con una percentuale di raccolta differenziata che supera le maggiori capitali europee. La gente ormai riesce a vedere ciò che lui dice e non la realtà, che è un disordine generale. La raccolta differenziata, ad esempio, ha solo moltiplicato i contenitori fuori dagli stabili e determinato inediti punti di raccolta (vicino alle campane del vetro e alle isole interrate) dove si trova di tutto. E se il Comune non pone problemi e, anzi, dice che va tutto benissimo, vuol dire che, forse, a valle non facciamo una raccolta selettiva e si accresce il timore che, alla fine, tutto ritorni mischiato. Un territorio che vuole svilupparsi, invece, deve essere amministrato in modo duttile e rigoroso allo stesso tempo, ma, innanzitutto, in modo serio.

Fausto Morrone

2 pensieri su “Salerno:il consigliere Morrone, sui tavolini scomodi…di De Luca

  1. E sì caro fausto, il “Nostro” brandisce il suo manganellino mediatico come fosse la mitica Exalibur…
    la Movida a salerno è semplicemente un caos, nata nel caos, sviluppata nel caos e gestita a c…aos!
    http://www.radio.rai.it/player/player.cfm?Q_CANALE=http://www.radio.rai.it/radio3/terzo_anello/scienza/archivio_2009/audio/scienza2009_06_23.ram
    Sempre il Nostro a Rai Radio Tre non ha evitato un’altra figuraccia sul Crescent! Ha parlato di concorso di idee per il Crescent, quando ormai anche le pietre sanno che nel 2007 è stato fatto per curricula! Dal bando si escluse la richiesta di un progetto preliminare poiché c’era già quello di Bohigas per Santa Teresa.
    Il bando era basato su curricula e offerte economiche dei progettisti. Nessuna idea nuova per quell’area.
    Il “Nostro” costitui una commissione formata dagli ingegneri comunali Criscuolo, Barletta e Di Lorenzo. Mentre i “Nostri” analizzavano i curricula e le offerte, la giunta comunale deliberava nuovi “indirizzi per la redazione del Pua di Santa Teresa CPs 1”, individuando precisi elementi formali del progetto architettonico che dovrà avere “una grande piazza monumentale ad emiciclo non inferiore ai 30.000 mq “ (più grande di quella del Plebiscito a Napoli, non smetterà mai di ricordare il Nostro), “avendo a sfondo un edificio retto da un portico non inferiore a 8 metri”.
    E chi meglio di Bofill? Lui di Crescent se ne intende….ne ha già fatti in altre periferie delle città mondo, ma mai su una spiaggia? Mai!!!
    PS: non è ignobile dire al Tg3 che il Crescent è un Ecomostro come lo furono il Fuenti e Punta Perotti, è ignobile pensare di fare il Crescent a Santa Teresa
    Hasta No Crescent
    Mimmo F

  2. La raccolta dfferenzia? Balle! il sindaco ci deve fornire tre dati:
    1) Quantità di rifiuti Prodotti; 2) Quntità di rifiuto recuperato 3) e quantità di rifiuto portato in discarica.questi sono i parametri che dicono la percentuale seria della differenziata! Nessuno ancora si è accorto il danno che stanno facendo alla città di Salerno, con l’isediamento dell’impianto di cmpostaggio! Sarà fallimentare per il cittadino per i seguenti motivi: impatto Ambientale,collocata al centro delle attività commerciali! un costo gestionale ignorato da tutti! un argomento difficle con poca informazione al cittadino! al consigliere Morrone auguro un buon lavoro-

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