Salerno: sindacati sul bocciato bilancio Cstp

Incontro chiarificatore tra i sindacati e i vertici del Cstp dopo la mancata approvazione del bilancio da parte degli enti proprietari. Stamane, presso gli uffici di piazza Matteo Luciani a Salerno, i sindacati confederali Cisl-Cgil-Uil sono stati ricevuti dal direttore generale del Consorzio Antonio Barbarino e dal presidente Francesco D’Acunto per discutere della bocciatura del rendiconto relativo al 2008 dell’azienda del trasporto locale. In una riunione durata più di due ore gli amministratori del Cstp hanno presentato la situazione alle associazioni di categoria, dichiarando che il bilancio è stato stilato da una delle migliori aziende italiane del settore e non da una società di parte. Inoltre, Barbarino e D’Acunto hanno manifestato il loro stupore per quanto accaduto nei giorni scorsi, visto che l’azienda ha chiuso con un utile il 2008. Ai sindacati i vertici del Cstp hanno assicurato che questa vicenda non avrà ripercussioni sui lavoratori. All’incontro ha preso parte anche il segretario provinciale della Fit-Cisl Sergio Galdi : “La mancata approvazione del bilancio da parte degli enti proprietari deve far riflettere sul futuro del consorzio dei trasporti pubblici salernitani. Noi temiamo che questa situazione determini un’instabilità gestionale dell’azienda, anche nell’immediato, e che possa avere strascichi negativi sui dipendenti e i servizi offerti”, dichiara Galdi. “Non vogliamo vanificare gli sforzi fatti da tutti i lavoratori che hanno reso il Cstp una delle aziende più efficienti del comparto. Pertanto, ci auspichiamo che quanto accaduto non sia stato dettato da strumentalizzazioni politiche ma da ragioni di merito. Se esistono irregolarità vengano allo scoperto. A noi non interessa chi governa e tantomeno non difendiamo l’attuale management dell’azienda. Speriamo che tutto possa risolversi in breve tempo. La Cisl sarà vigile sulla vicenda. Non vorremmo che il Cstp ritorni agli anni in cui le posizioni politiche determinavano stati a dir poco imbarazzanti” – conclude Galdi.