Revocato sciopero Sanita’ privata

 

“Il Commissario ha mantenuto la promessa di erogare, seppur limitatamente al 50%, una rimessa alle strutture private accreditate – esordisce Angelo Di Giacomo Coordinatore della CISL FP – anche se la cosa da sola non sarebbe stata sufficiente a garantire la revoca dello sciopero. Durante l’incontro, scaturito a seguito di una convocazione urgente da parte dell’attuale management dell’ASL Salerno, è stato ribadito il rispetto dell’impegno assunto sul tavolo di trattativa regionale di garantire l’erogazione di rimesse immediate al settore al fine di garantire il pagamento delle spettanze arretrate ai lavoratori del comparto, ma contestualmente si è sancito, cosa molto più importante, l’impegno di erogare ulteriori risorse che dovessero rendersi disponibili al fine di garantire la messa a regime del pagamento di tutte le spettanze arretrate e rendere perseguibile l’avvio delle transazioni per tutti i crediti maturati e vantati dalle strutture private.”“La valutazione della garanzia di un flusso di risorse da erogare alle strutture private finalizzate al pagamento delle spettanze arretrate dei lavoratori e tendente a favorire le transazioni previste dalla delibera regionale 541 – continua Antonacchio Pietro Segretario Provinciale della CISL FP – sono state valutate positivamente da CGIL, CISL e UIL anche alla luce delle grosse difficoltà economiche in cui versa la Regione Campania a seguito delle mancate rimesse del governo nazionale che allo stato ammontano a circa 2 miliardi di euro. Ma l’aspetto più importante è l’aver sancito ed istituzionalizzato l’attivazione di un tavolo tecnico di confronto tra Azienda Sanitaria, Associazioni di Categoria del settore privato, sia della spedalità che della riabilitazione, ed Organizzazioni Sindacali al fine di avviare un serrato confronto che affronti seriamente tutte le problematiche e tendente a garantire una programmazione dei servizi che dia pari dignità al settore privato in un processo integrato di funzioni a garanzia dei livelli assistenziali e della qualità delle prestazioni in una ottica di razionalizzazione del settore.”“Appare evidente – concludono Antonacchio e Di Giacomo – che certezza di interlocutori e valorizzazione del confronto negoziale su materie troppo spesso lasciate alla scelleratezza della politica sono aspetti cui la CISL FP non può sottrarsi, e pertanto per tale semplice ragione insieme alla CGIL e alla UIL abbiamo deciso di revocare lo sciopero e preparaci al confronto per tentare di cambiare un approccio alle problematiche del settore troppo spesso trascurate a garanzia di interessi particolari e che poco hanno a che vedere con il diritto alla salute e la garanzia dei livelli essenziali di assistenza.”