Eboli: smantellata centrale spaccio di droghe

I Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito di mirato servizio antidroga, da tempo intrapreso, hanno smantellato la centrale dello spaccio di cocaina che era stata allestita a piazza Borgo, nel cuore della città di Eboli, da una famiglia padre, madre e figlio (Cosimo Maiale, di 46 anni, Giuseppina Tancredi, di 40 anni e Modesto Maiale, di 19 anni), con il concorso attivo di Ettore Olmeo, di 45 anni, che  aveva il compito, una volta ricevuto le ingenti somme di denaro dalla famiglia Maiale, di andare ad approvvigionare lo stupefacente nell’agro – nocerino – sarnese per conto dei Maiale. L’indagine consentiva anche di accertare che la famiglia Maiale utilizzava uno dei due box come laboratorio per il taglio ed il confezionamento della cocaina che veniva acquistata sottoforma di sassi  allo stato purissimo. Tale manufatto, in modo alquanto insolito, era dotato di uno “spioncino” ed era sorvegliato a vista da un pericoloso “Pit Bull”, mentre lo spaccio la famiglia Maiale lo curava nell’abitazione previo contatto telefonico su utenze cellulari, da parte dei numerosi acquirenti, la maggior parte dei quali intercettati ed identificati hanno ammesso di avere acquistato lo stupefacente dalla famiglia Maiale. Gli assuntori di droghe sono stati segnalati al Prefetto.I Carabinieri, una volta tracciato l’organigramma dello smercio di cocaina e stabilito ruoli e funzioni di ciascuno, pianificavano il conseguente intervento operativo attraverso la fase concettuale, organizzativa ed esecutiva.Pertanto, nel corso di prolungato servizio di osservazione, controllo e pedinamento, emergeva che alle ore 12.00 circa di ieri 27 giugno 2009, Ettore Olmeo, s’incontrava a piazza Borgo di Eboli con Cosimo, Modesto Maiale e Giuseppina Tancredi, dai quali riceveva una consistente somma di denaro, con l’incarico di andare nell’ agro – nocerino – sarnese ad acquistare il carico di cocaina. Alle ore 12.40 Ettore Olmeo si poneva alla guida della sua autovettura Rover – Mini, l’auto era seguita da una moto condotta da Modesto Maiale che la “scortava” sino all’imbocco autostradale di Eboli dell’A3 SA-RC ove effettuava più passaggi per accertarsi che l’Olmeo non fosse seguito dai Carabinieri.Alle ore 13.30 analogo percorso perlustrativo veniva effettuato dal Cosimo Maiale, anch’esso alla guida di moto, per assicurarsi che lo svincolo non fosse presidiato dai Carabinieri. Dopodichè, padre e figlio si ponevano in attesa dell’arrivo dell’Olmeo, in prossimità del negozio “Animalandia”, ubicato sulla SS 19 di Eboli, a circa 200 metri dalla loro abitazione.Alle ore 13.55 le pattuglie di Carabinieri con veicoli con targhe di copertura che avevano pedinato ogni movimento, intercettavano sull’autostrada SA – RC, all’altezza di Battipaglia  l’Olmeo che seguiva, a distanza, ed una volta uscita dall’autostrada ad Eboli, dopo inseguimento per via Cupe Inferiore a forte velocità, alle ore 11.05 veniva bloccato da altra pattuglia in prossimità dello stadio “Dirceu” e subito condotto in questa sede ove in sede di perquisizione personale, negli slip rinvenivano e sequestravano due involucri di cellophane contenenti  due sassi allo stato puro di cocaina. Nella circostanza l’Olmeo riferiva agli operanti di avere acquistato 150 gr. di droga nell’agro – nocerino – sarnese per conto della famiglia Maiale, mentre nei pantaloni gli venivano sequestrati 1.200,00€. Subito dopo l’arresto di Ettore Olmeo veniva bloccato Cosimo Maiale che era in zona a circa 200 m. dal luogo dove era stato fermato l’Olmeo, mentre il figlio Modesto avendo intuito che l’Olmeo era stato bloccato dai Carabinieri per questo  non gli rispondeva più al cellulare e si dava a precipitosa fuga rifugiandosi nell’abitazione della fidanzata dove veniva catturato dai Carabinieri.Nell’abitazione dei Maiale veniva sequestrato un bilancino elettronico di precisione, mentre in uno dei due box (a cui per accedere dopo avere superato un cancello in ferro, il cui ingresso era sorvegliato da un cane razza “Pit Bull”), i Carabinieri sequestravano: un boccale in vetro con residui di cocaina “bruciata”, utilizzato per la cottura della cocaina in modo da trasformarla in crack; numerosi ritagli e buste di cellophane per confezionare le dosi termosaldate; una pistola ad aria compressa, priva di tappo rosso, con due ricariche di gas, altro caricatore, due scatole di pallini e una scatola di cartucce a salve; numerose mostrine, alamari e berretto dei vigili urbani; sette coltelli di genere proibito, due spade, due pugnali ed una “molletta siciliana”. Nell’abitazione di Ettore Olmeo, i Carabinieri sequestravano un bilancino elettronico di precisione un taglierino intriso di stupefacente normalmente utilizzato per il confezionamento delle dosi di droghe.La droga,il denaro, le armi e gli altri materiali in sequestro saranno depositati all’ufficio corpi di reato della Magistratura, mentre l’autovettura e la moto sono state affidate in giudiziale custodia ad autorizzata ditta del luogo. Cosimo Maiale, Giuseppina Tancredi, Modesto Maiale ed Ettore Olmeo venivano tratti in arresto per concorso in detenzione, al fine di spaccio di sostanze stupefacenti di droghe pesanti del tipo cocaina.I Carabinieri,  con i quattro arrestati ed il cospicuo sequestro di cocaina e dell’ingente somma di denaro hanno smantellato la centrale  dello spaccio di droghe pesanti che era stata allestita a piazza Borgo nel centro della città di Eboli, che riforniva numerosi assuntori di Eboli e delle zone limitrofe della piana del fiume Sele.I Carabinieri proseguono l’attività di monitoraggio del fenomeno droga a cui riservano grande attenzione investigativa, nella consapevolezza che esso costituisce motivo di preoccupazione per i genitori dei giovani e giovanissimi assuntori.