Amore Patriottico, un amore tutto italiano

 Patricia Luongo

Una giornata come tante. Una moltitudine di persone si dirige verso la stazione. Queste persone portano con sé appena una valigia con pochi effetti personali. Occhi colmi di lacrime, cuori straziati  per una cruda e disarmante realtà. Italiani che abbandonano la propria casa e la propria terra pur di rimanere italiani. Un treno che li attende… destinazione Trieste. Valigie etichettate con una breve parola che raccoglie un mondo e tanti significati: esule. Una madre di famiglia è nella sua casa, pronta a partire. Accarezza le fotografie, il proprio pianoforte. Vede per l’ultima volta quella che era sua casa, la sua vita, la sua famiglia… lacrime che rigano il viso di una donna forte che in quel momento si faceva prendere dallo sconforto.  Questa madre vede arrivare all’improvviso sua figlia che la chiama. Era giunta l’ora di partire. Era il momento di abbandonare Fiume. Sua figlia era appena una ragazzina, ma era forte, coraggiosa e solare, sapeva inoltre affrontare quella realtà difficile con un sorriso e dando coraggio ai suoi cari.  << Su mamma andiamo. Noi dobbiamo partire, dobbiamo andare in Italia. >>. La fanciulla consolò la madre dicendole che non importava nulla se in quel momento dovevano abbandonare tutto, perché stavano andando in Italia. In quel momento non vi era nulla più  importante. Era l’inizio di una nuova vita. Quel treno era colmo di persone che abbandonavano l’Italia per giungere in Italia, persone che lasciavano tutto per continuare ad essere italiani. Famiglie che non erano disposte a cambiare la propria esistenza, ciò che erano, la propria cultura, la propria religione e la propria identità umana. Erano italiani di Fiume, della Dalmazia, dell’Istria che volevano continuare ad essere italiani.  Erano italiani che abbandonavano una parte d’Italia per raggiungere l’Italia. In un  primo momento tale affermazione può sembrare assurda, un controsenso, un paradosso oppure un qualcosa senza senso. Una realtà troppo cruda per essere vera. Purtroppo sono episodi realmente accaduti che hanno caratterizzato un triste capitolo della storia italiana ed europea. Quel treno partì. Destinazione Italia. Si sentono il rumore delle rotaie e il fischio del treno. Il treno pian piano abbandona Fiume. Questa solare fanciulla si avvicina alla finestra del suo scompartimento. Vede la sua Fiume allontanarsi. Solo in quel momento lei pianse. Le sue erano lacrime di dolore per l’abbandono della sua terra, ma erano anche lacrime di gioia perché stava andando in Italia. Oggi Miriana è una madre e una nonna felice, e serba dentro di sé una triste e dolorosa storia. Lei mantiene tuttora la sua solarità. Lei si definisce due volte italiana, la prima volta perché è nata italiana mentre la seconda volta perché ha scelto di essere italiana.