Gay Pride in Capitale: provocazione e volgarità

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La rivoluzione. Non quella che in Cina portò al massacro dei giovani che, in nome di un progressismo culturale, intesero aprire dai venti del Soviet, le frontiere maoiste. Il pride in Capitale, forgiatosi d’ostentazione ancora una volta. In nome della parità dei diritti omo. Tra carri allegorici e volgarità. Un: bluff alla politica imperante. In 300.000 a lambire le vie principali della Caput mundi. Sfidando gli alti scanni vaticani e le vertigini curiali. Tra colori, suoni, e nudità procaci. Senza decoro nè pudore. Un modo provocatorio, cestinabile, come quello dei cassonetti troneggianti su un carro. Una Viareggio fuori ricorrenza, in una girandola d’acrobatiche messe in scena. Profananti e dissacranti. Il Cristianesimo, i ruoli di Maria Vergine e del Nazareno. Troppo, per restare bendati a Piazza Navona! Invettive al “papi” di turno, sotto la cupola del berlusconismo alla Noemi. Di originale, davvero niente! Di squallido, tutto. Il pessimo gusto imperante, senza alcuna procacità goliardica. L’accentazione sui diritti, in nome dell’ uguaglianza. Lapalissiano riferimento alla sterilità: nessuna scoperta dell’uovo di colombo. Erotismo, dietro ogni movenza, portato all’esasperazione del cattivo gusto. Stranamente le associazioni di categoria, perseverano nell’errore: la diversità non un discrimine. Se gli stessi protagonisti, non la spacciano, coi propri atteggiamenti, per  tale. La famiglia, nella sua istituzione etero, un valore naturale. Dalla coppia  bisessuata, la discendenza. A disdetta delle magiche provette, che mutuano la natura. L’arbitrio dell’esistenza, contro natura, non può essere liceizzato. Nè confondere le idee. La società attuale ha già troppi sbandamenti. I punti di riferimento, specialmente per le nuove generazioni, baluardo contro ogni devianza. E, certe danze, come certi amplessi, riecheggianti le bibliche Sodoma e Gomorra, non sono da portare avanti, per dichiarare la propria diversità. A Genova, per il pride nazionale, ancora più folklore? Bagnasco già in fibrillazione, al momento attende l’evento non indietreggiando minimamente dalle sue posizioni.

Un pensiero su “Gay Pride in Capitale: provocazione e volgarità

  1. Mi chiamo Mario Pannullo non sono contro gli omosessuali, né tanto meno sono contro coloro che convivono con persone dello stesso sesso, ma non riesco a comprendere l’esigenza di azioni in piazza come quella di ROMA. Travestiti, omosessuali,trans ,lesbiche e simpatizzanti che manifestano in modo sgarbato,isterico e inneggiano slogan contro la famiglia,contro la Chiesa,contro il “Family Day”. Persone che offendono il Papa e tutto ciò che esso rappresenta,insomma una vera VERGOGNA.
    Naturalmente provo ancora più imbarazzo per i politici di turno che strumentalizzano queste persone che pur di racimolare qualche voto nelle varie elezioni di turno, sono disposte a dichiararsi favorevoli agli omosessuali, e favoriscono queste manifestazioni
    Mi aspetto da questi signori politici ,soprattutto quelli di sinistra (ormai privi di argomentazioni politiche si appellano a tutto,a Noemi,al ministro nudo in casa,al premier che fa le corna nella foto,alla telefonata con il cell),un duro attacco a questi signori che hanno infangato grande istituzioni come la famiglia, come la Chiesa istituzioni che hanno permesso alla nostra comunità mondiale di crescere con valori importanti è fondamentali per lo sviluppo futuro del nostro pianeta.
    Non trovo nulla di sconcertante avere in parlamento gente come Luxuria ,però guai se queste persone fanno dell’immoralità, dell’indecenza e della sessualità contro natura la loro ragione di essere. Chi ha sfilato a Roma sono persone indecenti da arrestare per oltraggio al pudore e per istigazione di immoralità,
    chi come me si trovava davanti al televisore con i figli ha provato grande imbarazzo a vedere questi cafoni che mimavano atti sessuali e si baciavano in mutande davanti alle telecamere .
    Pensate che ci sono comuni in riviera romagnola che ti multano se ti vedono baciare la tua ragazza in lungomare e allora…se accendi un fumogeno allo stadio ti mettono in cella…e allora..dove sono le forze dell’ordine…domani sfilerò pure io a salerno con mia moglie e i miei figli in mutande su corso vittorio Emanuele ..VI ASPETTO TUTTI SABATO MATTINA ALLE ORE 12 DAVANTI AL TRIBUNALE,NATURALMENTE TUTTI IN MUTANDE E BACIAMOCI LE MAMME DEI NOSTRI FIGLI E VEDIAMO CHE SUCCEDE…ma noi non siamo buffoni esibizionisti che per essere inquadrati da telegiornali scadiamo nell’indecenza ,o politici di sinistra che cerchiamo disperata visibilità,noi siamo persone “normali”,italiani medi che cercano con sacrificio di educare i nostri figli affinchè possano godere di un mondo migliore,e un mondo migliore non prevede illegalità, indecenza e immoralità.
    CARI PAPA’ FACCIAMOCI SENTIRE,CHIEDIAMO GARANZIE PER LUNICA ISTITUZIONE CHE DA’ PIU’GARANZIE PER UN FUTURO MIGLIORE.
    SALVIAMO LA FAMIGLIA!!!!!!
    MARIO PANNULLO cell.3287151299

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