Elezioni: votanti in calo

L’appello del presidente Barroso non è stato accolto. Almeno nel primo pomeriggio di voto laddove si stima la percentuale votanti del 17,8% (20,5% nel 2004); invece per le provinciali del 19,6% (21,3% il precedente); per le comunali del 22,9% (contro il 23,7%).Si spera che oggi , dall’apertura mattutina alle ore 22,00, ci possa essere un maggiore coinvolgimento elettorale sia per le europee che per le provinciali ed amministrative. Affluenza in calo, soprattutto per le europee, attesta come i cittadini vedano lontano il Parlamento di Bruxelles. Non riuscendo ancora a sentirsi pienamente integrati nel mosaico europeo, che vanterà la presenza di 72 rappresentanti italiani. Ricordiamo che gli elettori possono avvalersi anche della facoltà di votare solo per una determinata tornata, rifiutando di ritirare la scheda per le altre consultazioni. Ciò dà quindi il polso della situazione, che registra un leggero picco ascendente per le provinciali e le comunali. In base ai dati del Viminale, le consultazioni per eleggere i membri italiani al parlamento di Strasburgo hanno visto ieri, tra le 15 e le 22, una percentuale di votanti pari al 17,8% degli aventi diritto: circa tre punti percentuali in meno rispetto al 20,5% registrato nella prima giornata di voto alle europee del 2004. Più alto il numero di votanti per le amministrative. Per le comunali si è registrata un’affluenza del 22,9% e per le provinciali del 19,6%, dati che si raffrontano rispettivamente con il 23,7% ed 21,3 delle precedenti consultazioni. Per le comunali si vota in 30 capoluoghi di provincia, tra cui Bologna, Firenze, Padova, Ancona, Bari. Tra le principali sfide per le provinciali, Milano, Torino, Bologna, Venezia, Napoli