Assenteismo elettorale: afflusso scarso alle urne

 

I dati diramati dal Ministero dell’Interno, alle ore 12,00  di oggi, dichiarano l’affluenza elettorale del 30,68% contro il 34,08 % della precendente tornata elettorale. La cifra si riferise a 8.100 comuni su 8.100.  Calo piu’ contenuto per comunali e provinciali. Per le prime, alle ore 12,00, ha votato il 38,78% degli aventi diritto contro il 40,19 delle consultazioni precedenti. Per le seconde, il 33,53% degli aventi diritto, contro il 35,33. Dunque, dei 375 milioni d’Europei, per l’elezione di 736 deputati da inviare a Strasburgo, una buona fetta italiana finora s’è astenuta. I sondaggi danno comunque la vittoria al Partito Popolare Europeo anche se il segreto delle urne sarà svelato solo in nottata, a conclusione dello spoglio che inizierà stasera, dopo la chiusura dei seggi alle ore 22,00”. Nella provincia salernitana, per le Europee, il 33,23 ha affidato il suo responso all’urna, rispetto al 34,87 della scorsa tornata. Per le Provinciali, il 32,23 ha scelto il presidente di Palazzo Sant’Agostino, contrariamente al 33,73 precedente. Per le Comunali, il 39,05 s’è recato ai seggi, contrariamente al 40,29. Si spera in un recupero pomeridiano giacchè la bella giornata estiva ha invitato tanti al mare. Intanto si assiste all’attesa dei componenti di seggio, che specialmente nelle ore di break, quali quelle dei pasti, cercano di mettere insieme pacchi, plichi e tutto il materiale che dovrà essere spedito al Tribunale a chiusura votazione. Per celerizzare i tempi che il voto non elettronico ancora rallenta nel nostro Paese.   

2 pensieri su “Assenteismo elettorale: afflusso scarso alle urne

  1. il verbo celerizzare è un neologismo? più probabilmente un errore. il verbo da usare è accelerare, tutt’al più celerare (assai raro e letterario)oppure rifugiarsi in “ridurre i tempi” o “affrettare i tempi”.

  2. caro lettore lei sa bene che i neologismi sono il sale della comunicazione, per cui vengono coniati dall’evoluzione linguistica e noi giornalisti, dovremmo avere una certa dimestichezza con la lingua, a tal punto da renderla flessibilmente viva. Pertanto ho ritenuto di voler usare celerizzare perchè conferisce una maggiore efficacia al concetto, rendendo quasi onomatopeico il termine stesso. Se lei mi legge, avrà da un pezzo avuto modo di constatare come usi costantemente un linguaggio “non aulico” per dirla con Cicerone, ma probabilente vicino ai lettori che seguono il giornale. grata dell’attenzione

I commenti sono chiusi.