Salerno: seminario d’informazione chirurgica presso l’U.N.M.S.

 Sergio Barletta

L’Unione Nazionale Mutilati ed Invalidi della Provincia di Salerno, che raggruppa oltre 1200 soci, appartenenti alle  Forze Armate. Polizia, Magistratura e Personale della Pubblica Amministrazione che hanno subito infermità in Servizio e per Causa di Servizio, oggi, rivolge la sua attenzione alla chirurgia, incontrando il dott. Alfredo Giordano.Dottore Giordano, prima di iniziare questa nostro incontro, ci parli di Lei:  Ho conseguito la  Laurea in Medicina e chirurgia nel marzo 1994 (voti 110/110), dal •  1994-1997: assistente chirurgo in formazione presso Casa di cura “Ruesh” in Napoli;•  1997-1998 : assistente chirurgo in formazione presso Istituto dei tumori “Pascale” in Napoli, Divisione di Chirurgia, Direttore prof. N. Mozzillo; •  1994-1999 : frequenza IV Div. Chirurgica della SUN, Direttore prof. A. Caracò, ( Cattedre afferenti: Endocrinochirurgia e Coloproctologia);•  1999: conseguimento Specializzazione in Chirurgia generale ( voti 50/50 e lode); •  1999-2003: consulente chirurgo presso Centro di chirurgia dermatologica e laser terapia del Prof. A. Rossi, Primario dermatologo Seconda Università di Napoli.•  2002-2004: servizio- Dirigente medico P.O. di Battipaglia (Sa2) -Chir. D’Urg.,  Diploma ACOI di Chirurgia Laparoscopica di base , Tuttlingen, Germania ;•  Diploma ACOI in Laparoscopia avanzata ; corso semestrale c/o Div. Chir. Università Bicocca di Milano, Direttore prof. E. Croce e c/o Div. e Chirurgia generale e laparoscopica dell’ Ospedale Monadi in Napoli, Direttore prof. F. Corcione ;•  Corso: Total mesorectal excision, diretto dal Prof. Heald, Campobasso, Ospedale Civile,  Diploma ACOI in Chirurgia colo-proctologica;•  32 pubblicazioni scientifiche edite a stampa su riviste chirurgiche nazionali ed internazionali , dal marzo 2004 a tutt’oggi: Dirigente medico I livello, Chirurgia generale, P.O. di Cava de’ Tirreni , ASL SA1., diretta dal Dott. Antonio Pisapia, dove lavoro dal 2004 e sono referente per la colo-proctologia. Le malattie ano-rettali sono diventate un problema sociale a causa della sintomatologia particolarmente fastidiosa che mal si coniuga con i ritmi frenetici dei nostri tempi. Ci sono delle nuove frontiere nell’approccio a tali patologie?Le patologie colo-proctologiche benigne, come la malattia emorroidaria e quelle neoplastiche, come i tumori del colon-retto, sono oggi sempre più al centro dell’attenzione scientifica,  sia per introdurre tecniche chirurgiche sempre più mini-invasive sia per raggiungere l’obiettivo dello screening  e della prevenzione di massa. Ci parli pure di queste innovazioni: Oggi la malattia emorroidaria si affronta in modo rivoluzionario rispetto al passato. Si è finalmente intuito che il problema non è la presenza delle emorroidi bensì il prolasso della parete interna del retto la quale, cedendo, consente alle emorroidi di uscire dal canale anale lasciando la propria sede. Di conseguenza l’intervento che oggi viene proposto nei centri più moderni come a Cava, consiste nel riposizionare le emorroidi all’interno dell’ ano accorciando il retto con una sorta di lifting, dall’interno: stiamo parlando della tecnica di Longo, detta anche PPH. Ci sembra davvero rivoluzionario. Ciò quali benefici comporta al paziente? Essenzialmente due, entrambi importantissimi: in primo luogo la tecnica PPH non prevede alcuna ferita al di fuori dell’ano, come era in passato, con conseguente quasi totale assenza di dolore post-operatorio, dal momento che la sede della sutura chirurgica PPH cade all’interno del retto, zona priva di recettori del dolore.In secondo luogo il paziente conserva le proprie emorroidi che  una volta riposizionate riacquistano la propria funzione che è di differenziazione del contenuto rettale ( gas-feci solide-feci liquide) oltre che di continenza, cioè chiusura perfetta dell’ano. E’ una tecnica che comporta un lungo periodo di apprendimento in centri di riferimento e continui aggiornamenti. Certo sembra di capire che oggi non si debba più temere di andare dal chirurgo in caso di fastidi anali. Per concludere, dottor Giordano, vuole aggiungere qualcosa? Con piacere.  Invito i pazienti che hanno una sintomatologia  ano-rettale  a non trascurarsi per paura o vergogna e a non rimandare l’incontro con uno specialista,  il quale saprà consigliare l’intervento migliore per il caso specifico e risolvere brillantemente il problema. Infine ma non ultimo,  bisogna accennare all’importanza della prevenzione del tumore colo-rettale che viene fatta mediante la colonscopia: la rimozione endoscopica  di un polipo asintomatico del colon fatta oggi, ci può evitare di dover affrontare un tumore maligno domani.Invito gli interessati a visitare il sito www.proctology.it  per familiarizzare con la materia. In conclusione, non mi resta che aggiungere che i  bravi professionisti sono presenti anche sul nostro territorio e quindi gravare il nostro servizio sanitario di spese per recarsi al nord con sempre è la soluzione migliore. Il Dottore Alfredo Giordano, è un campano che, l’U.N.M.S. della Provincia di Saleremo, incontrerà periodicamente per un’informazione attenta ricordando sempre che la salute è un diritto e non un privilegio.