Le “nuove” norme sulla Scuola Secondaria

 Salvatore Ganci

Alle scuole superiori la valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospenderà il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie, senza decidere immediatamente la non promozione, ma comunicando i risultati conseguiti nelle altre materie. A conclusione dei corsi di recupero per le carenze dimostrate il consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative entro la fine dello stesso anno scolastico, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, formulerà il giudizio finale e l’ammissione alla classe successiva.Secondo quanto indicato dall’ordinanza ministeriale n.40 dell’8 aprile 2009, per l’anno scolastico 2008/09, per l’ammissione all’esame di Stato sarà necessaria la media del 6. Il voto in condotta concorrerà alla formazione della media.A partire dall’anno scolastico 2009/10 saranno ammessi all’esame di Stato tutti gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta.Questa è la direttiva del Ministro Maria Stella Gelmini per le Scuole Medie Superiori. Ma che cosa è cambiato rispetto al passato? Solo la forma. Il Consiglio di Classe resta sovrano e senza un criterio vincolante (il Collegio Docenti “di fine anno” delibera i criteri di massima) per cui la trasmutazione dei 3 in 6 sarà automatica per la stragrande maggioranza dei Consigli di Classe. Il “voto” proposto dal Docente è la sintesi di una valutazione su un congruo numero di prove di verifica che la programmazione d’inizio d’anno mira a fissare nei contenuti didattici concordati collegialmente per Dipartimenti. Anche i criteri di valutazione dovrebbero essere vincolanti per i vari Docenti delle stesse discipline e per classi parallele. Ora se la sintesi dà “3” i casi sono due: o i Docenti vogliono ignorare un dato oggettivo e vogliono determinare un effetto senza un supporto “logico” oppure … (taccio il secondo caso per motivi di buon gusto).E’ certo che Consigli di Classe disomogenei (oltre ad evidenziare che l’osservanza dei criteri del Collegio Docenti è stata disattesa) creano ingiustizie palesi. L’ordinanza del Ministro è deludente: da un lato il ritorno al “voto” evita tante chiacchiere pseudo didattiche, ma un voto non congruo con le risultanze di un intero anno è peggiore delle chiacchiere. Quanti docenti con un voto decisamente negativo “letto” in prima istanza in sede di scrutinio, cambiano spontaneamente e velocemente idea trasmutando di propria volontà il 4 in 6. Qui i casi sono nuovamente due (e li dichiariamo): o il docente ha commesso “n errori materiali” durante l’anno, o dovrebbe avere il coraggio e l’onestà di lasciare l’insegnamento e fare dell’altro (è possibile essere “riconvertiti” in altri Uffici). Il Ministero dispone di pochi Ispettori, è vero. Ma questi Ispettori, qualche volta, vanno a controllare “a campione” la congruenza tra i dati oggettivi (sui registri personali) e le delibere dei Consigli di Classe? Il Ministro Brunetta che ce l’ha tanto con i “fannulloni” del pubblico impiego,  ignora che esiste una classe di Funzionari (romani e “periferici”) molto “sedentari”? Ma,  in 32 anni di insegnamento effettivo, chi l’ha mai visto un Ispettore in uno scrutinio? Ne vidi uno fuori Sede “comparso per incanto” (e per 5 minuti) nel momento in cui si doveva attribuire il voto finale ad un certo candidato con la vecchia “Maturità” (quella in sessantesimi) che lasciava ampi margini di manovra essendo le valutazioni degli abilissimi giochi di parole privi di un (peccaminoso e legalmente proibito) voto “numerico”.  Per il resto mai nessun verbale di scrutinio fu mai “vistato” da un Ispettore. E tutto è andato come è andato .Non lamentiamoci troppo se i nostri Studenti, mediamente, non brillano in seno alla CE (specie nel settore Fisico – Matematico): i dati vanno prima letti e poi analizzati. Colpa del “gentiliano abbinamento”? Colpa delle poche ore effettive di “didattica” o colpa del fatto che “il pezzo di carta” non si deve negare a nessuno dequalificandolo, di fatto, del tutto. Colpa del “mezzo tempo e mezzo stipendio”? E da cosa e da chi è favorito il permanere di tale stato di cose?  Eppure fu Giovanni Gentile ad introdurre la nozione di “Esame di Stato” ponendo 5 sbarramenti (ciascuno dei quali “esame di stato”) prima di accedere all’esame di Maturità Classica.Le intenzioni del Ministro sono buone ma un Ministro è un politico e mi è difficile capire la congruenza tra quanto annuncia e quanto fa. Come sempre mancano chiare norme giuridiche vincolanti alla serietà: nel sito del Ministero trovo i comunicati stampa più fantasiosi e ludici, ma … dove sono le Ordinanze? Che il Ministro renda meno sedentari i suoi Ispettori e stabilisca piuttosto una ispezione a carico del Docente che vorrebbe tre quarti di classe con il “debito formativo” in Matematica e Fisica, ma impedisca che colleghi “in Santa Alleanza” vanifichino il suo lavoro, buono o cattivo che sia stato. In fin dei conti sono Colleghi e non Ispettori … Magari, mentre che c’è, “spulci” anche i registri  degli “spontanei trasmutatori” dei 4 in 6, ponendo il quesito se la conclusione “non sia in contraddizione logica con le premesse”.