Fisciano: Università, spunta il terzo candidato al Rettorato
Il Rettore uscente dell’Università di Salerno Raimondo Pasquino ha incontrato i colleghi della Facoltà di Economia. Era presente lo ‘sfidante’ Pasquale Persico, economista presso la medesima facoltà. Pasquino ha illustrato in circa un’ora il lavoro svolto nei suoi precedenti mandati, concentrandosi su tre punti in particolare. Soddisfazione per la conferma di tutti i corsi di laurea da parte del MIUR, rischi attualmente derivanti dal fondo funzionamento delle università per una serie di forti tagli da recuperare onde evitare una potenziale bancarotta, costituzione della Facoltà di Medicina a costo zero. Tra le novità annunciate da Pasquino il futuro abbattimento dell’ospedale “Ruggi d’Aragona” e la conseguente ricostruzione, ad eccezione della torre cardiologica, per la nuova facoltà di medicina. Ciò grazie a tutta una serie di contributi in virtù dei quale, ha dichiarato il rettore, “l’Università di Salerno non ha cacciato una lira! E, inoltre, l’assistenza rimarrà pubblica non configurandosi il nuovo ospedale come Policlinico.”Il rettore uscente ha dichiarato che la nuova sede ospedaliera costerà duecento milioni di euro, di cui centocinquanta già stanziati dalla Regione Campania, ed altri cinquanta derivanti dalla vendita di Torre Angellara a privati. All’inizio dei lavori, la nuova preside di Economia Daniela Valentino aveva annunciato una terza candidatura dell’ultim’ora, senza fare, però, nomi. Secondo voci di corridoio si tratterebbe del prof. Federico Sanguineti, ordinario di letteratura umanistica nella Facoltà di Lettere. Al Rettore Pasquino sono state poste numerose domande di docenti indicati in precedenza dalla Preside Valentino, sulla base di un protocollo già concordato. Dopo un breve dibattito il rettore Pasquino si è allontanato per altri impegni. E’ toccato allora all’economista Pasquale Persico esporre le ragioni della sua candidatura. L’esordio dello ‘sfidante’ è stato raggelante. Premessa la sua intenzione di riorganizzare l’ateneo, Persico ha criticato duramente il rettore uscente in riferimento al lungo elenco di problemi in precedenza esposti: “Sembrava che Pasquino fosse rettore da cinque o sei mesi! Ha dato risposte a problemi a suo avviso attuali, mentre si tratta di problemi antichi!” Con un ragionamento semplice da puro economista, Persico ha dichiarato che “se si riequilibra la sola Facoltà di Economia grazie al ‘turn-over’, ci vorranno dai sei ai sette anni per conseguire l’obiettivo. Poiché le facoltà sono dieci, il numero sale automaticamente a sessanta/settanta anni. Se poi si aggiunge la nuova facoltà di medicina gli anni diventano non meno di cento!”Persico ha inteso così smontare da capo a piedi, con pochi concetti estremamente chiari ed apparentemente inattaccabili, la visione certamente meno pessimistica del rettore, notoriamente uno stakanovista del potere abituato a muoversi con consumata disinvoltura tra i suoi meandri.Sarà una lotta dura ed avvincente, che comincia ad attirare l’interesse di un elettorato finora apparentemente distratto e quasi abulico. A chi gli chiedeva di un eventuale impegno anche in caso di insuccesso, come Pro-Rettore ad esempio, Persico ha categoricamente smentito una tale eventualità, attesa la sua intenzione di un radicale cambiamento rispetto alla impostazione politico-gestionale assicurata finora da Pasquino. Egli ha, inoltre, sottolineato “l’atmosfera pesante” che si respira nell’ambiente accademico a causa dell’esistenza di “un clima di paura in persone (leggi colleghi, NdR), che pure vorrebbero cambiare.”Anche a Persico sono state poste diverse domande dai colleghi presenti. Nell’ambiente della Facoltà di Economia si respira, intanto, un’atmosfera inquietante. Qualcuno comincia a temere che, dietro il coinvolgimento in sede penale dell’ex-preside Ivone per tutta una serie di eventi connessi alla nomina di commissari di esami non aventi titolo in sostituzione di legittimi titolari di cattedra, possano nascondersi ben altri fatti di estrema gravità riguardanti la politica culturale della Facoltà. Trattasi per ora di inquietudini solo sottaciute, ma che si tradurrebbero, secondo voci accreditate, nel riconoscimento di crediti formativi concessi per anni a centinaia di studenti senza che gli stessi abbiano prodotto la relativa certificazione ufficiale così come richiesta dalla facoltà. Quelle convalide avrebbero consentito agli interessati di beneficiare di usufruire di un beneficio apparentemente non legittimo, grazie al quale avrebbero concluso o starebbero per concludere i propri studi con il conseguimento della laurea breve. Se dovesse esserci riscontro su questi fatti, sarebbe uno scandalo dalle proporzioni incontrollabili, con danni elevatissimi per laureandi e laureati. E, conseguentemente, per tutti i vertici accademici che, a suo tempo, avrebbero volutamente ignorato una serie infinite di segnalazioni e denunce. Aria sempre più pesante, dunque, a Fisciano, anche se ristretta a pochi personaggi certamente a conoscenza dei fatti e che, sempre a suo tempo, avrebbero pilotato tutta una serie di azioni volte a depistare l’attenzione generale, orientando a danno di vittime predestinate un’azione di disinformazione, con conseguente coinvolgimento e strumentalizzazione di organi inquirenti e mediatici. Il clima sembra in apparenza cambiato con la nuova gestione della facoltà. Ma sono ancora molte le lamentele con rischi di immagine elevatissimi.Il 4 giugno prossimo, intanto, il candidato Persico incontrerà una vasta rappresentanza dell’università di Salerno. Mentre il rettore uscente continuerà i suoi contatti diretti con la comunità scientifica locale.Sul piano più strettamente politico e ideologico l’Università di Salerno è sempre stata ad altissima percentuale di sinistra. L’avvicinamento di Pasquino al PdL, voce insistente nell’ambiente accademico, potrebbe essere la chiave di svolta. Ma, politica e ideologia non sempre sono coerenti. E, quindi, le ‘chances’ dell’uscente restano alte. Salvo sorprese, naturalmente.