Il segretario Storace:”autonomia, valore mancante alla politica”

Rol

 Francesco Storace, in corsa verso Bruxelles. Senza infingimenti di sorta. Il segretario nazionale della Destra, nel suo tour campano, dopo l’apparentamento con l’Alleanza di Centro e l’Mpa, mostra distensione nei toni, anche se consapevolezza che la Destra non può confondersi. E non deve, con certe beghe chiacchierate, attizzate dal premier Berlusconi. Non solitaria la corsa per il Parlamento europeo, da schieramento di centro-destra, anche se politicamente diverso da quello di un tempo. Mutano gli uomini, le sorti dei popoli e le condizioni che portano a sterrare alleanze, per recuperare equilibri e continuare a portare avanti un messaggio. Che la Destra non rinnega, anzi rafforza col tempo, senza spersonalizzarsi rispetto alla sua primordiale genesi.Insieme agli altri tre partiti nella lista dell’Autonomia ovvero Mpa, Alleanza di centro e Pensionati, sta lavorando sul territorio con grande impegno, per far conoscere i propri programmi di sviluppo per il Paese e offrire agli italiani obiettivi concreti e punti di riferimento certi. “Nel segno dell’autonomia- ha commnetato Storace-un valore che ormai in politica non esiste più. Non avrebbe senso calare in campo le forze per toccare solo il 4%. E’ la caparra in termini di stima che invece ci riguarda ed oggi ciò che deficita alla politica, proprio l’autonomia. A proposito del cavallo di battaglia che Berlusconi sta portando avanti, la riduzione parlamentare, bene, anteponga allora al diritto la preferenza. Quanti nominativi cadrebbero! Le nostre liste, invece, acefale di vallette e capilista. Ma vantano segretari di partito. In tal modo abbiamo voluto incisivizzare il ruolo elettorale. La politica deve detenere una leadership europea, che passi per le battaglie meridionaliste. Non si possono bypassare circuiti che privilegiano l’economia mondiale. In un mercato globale, dove anche la piccola impresa va tutelata. Occorrerebbero ammortizzatori sociali a piccole aziende, al di sotto delle 15 unità lavorative. Se anche nel Salernitano, s’estendessero criteri atti a potenziarne lo sviluppo, puntando anche sulla piccola impresa, si potrebebro ottenre validi risultati. Questa competizione provinciale, vede due concorrenti, Villani e Cirielli, intenti a litigare più che a presentare programmi concreti all’elettorato. Ora è una stagione favorevole per il centro-destra. Lo stesso Franceschini ha dichiarato pubblicamente -fatemi perdere, ma non troppo-. Lo scorso anno abbiamo gestito con toni aspri le competizioni. Ora c’ è una maggiore distensione, giacchè Berlusconi non invita più a non votate la Destra.  Che ultimamente guadagna punti quotidianamente. Tanti circoletti di An chiedono di passare con noi. Il centro-destra ci ha inseguiti per allearci e noi rispondiamo all’appello. Contiamo sul raddoppio dei voti dello scorso anno. Ma staremo a vedere gli scenari che dopo il 7 giugno si profileranno in tutt’Europa.”