Salerno: Pd, Aliberti “Dal produttore al consumatore”

“Sì,  è proprio  il caso di  riprendere questo spot pubblicitario per  fare insieme alcune riflessioni  su questa campagna elettorale.I candidati degli schieramenti più forti che competono, parliamo di Villani e Cirielli,  stanno dando vita ad un confronto aperto  ed  a tratti anche avvincente.Un po’ meno  la campagna di Cirielli a mio avviso che soffre di alcune contraddizioni di base che ne fanno ovviamente un’ arma appuntita per il candidato Villani. Sì, perché  basta riflettere che alla guida del popolo di centrosinistra nella provincia di Salerno, siede un imprenditore, mentre, viceversa, a capo del popolo di centrodestra  un  dipendente  pubblico. Sì, non si può dire ex, poiché ha lasciato una onorata divisa di ufficiale dei carabinieri, per indossare quella di deputato. Ma sempre di  dipendente statale si tratta. Questo fa, sempre a mio avviso, la differenza perché si avverte nei discorsi, nei proclami ed anche  negli attacchi più o meno politici, che il principio statalista si avventa e cerca il predominio su quello liberale .Così sembra quasi  che a sentir  quello che si dicono i due  contendenti, che c’è poca destra in Cirielli. Molto più equilibrio in Villani che invece ha, a sua disposizione, l’esperienza maturata sul campo di imprenditore, la conoscenza del mondo operaio, perché l’ha vissuta  e la vive come datore di lavoro,con la consapevolezza e le responsabilità  che gravano sulle spalle di chi governa il timone di un azienda. Una Azienda, è proprio in questo modo che Villani ha cercato di  governare la Provincia ed in questo caso, e con questa lettera, intendo rispondere in particolar modo al goffo tentativo di dare  credito ai luoghi comuni  dei tanti articoli di  qualche insoddisfatto che criticava  il  capitolo cultura e spettacoli. E li giù il famoso epiteto contributi a pioggia…le sagre strapaesane… i festival di canzonette.. Questo, devo dire, un po’ mi ha sorpreso, conoscendo l’arguta e solida capacità  programmatica di Cirielli Ma, stimatissimo onorevole, perché non verifica quanto ha prodotto la provincia in questo settore,producendo  nuove iniziative che sono stati dei veri attrattori  per il turismo e non   salotti per pochi intimi,sostenendo  anche con  tagli a volte dolorosi ma necessari manifestazioni che si sono imposte a livello nazionale ? Iniziative di grande  respiro che hanno coinvolto decine di migliaia di persone  ed hanno consentito  di realizzare importanti accordi  e work shop   a livello internazionale. Senza voler sottolineare che questo mondo ,quello dello spettacolo e delle canzonette  tanto per intenderci    oggi da mangiare a migliaia di persone che  lavorano intorno ad un progetto,ad una manifestazione  creando ricadute  indirette e dirette anche  in altri settori. Quindi opportunità  di lavoro per attori,cantanti, registi, autori, scenografi, scenotecnici, tecnici audio e luci coreografi, presentatori, macchinisti, elettricisti, facchini, giornalisti, tipografi, grafici, etc…e per le ricadute, alberghi, ristoranti, bar,televisioni, radio, etc…Insomma  quello dello spettacolo in concreto  non è  il mondo dei lustrini e dei buffoni di corte,come ai più sprovveduti si intende far credere,ma un mondo fatto di tanto lavoro,dedizione, passione,capacità ,un popolo di creativi –operai,che spesso devono  essere imprenditori di se stessi  e che non ha sindacati, nè albi professionali, nè regolamentazioni appropriate.Un popolo di lavoratori che  nella nostra bella Italia ,dai tanti paroloni, continua ad applicare una sola regola che è quella dell’arrangiarsi.Tutto questo è stato ben compreso dal Presidente Villani che ha cercato di  dare qualche regola in più,qualche sostegno  e soprattutto tanta attenzione almeno a livello locale.Certamente il lavoro svolto non ha potuto soddisfare appieno tutte le esigenze. Il cammino è ancora lungo e di errori ne sono stati commessi. Ma sicuramente  questo settore è stato ascoltato ed un primo tentativo  di dare a loro voce,  è stato fatto con la giunta Villani. Criminalizzare tutto questo liquidandolo con la parola sperpero e per di più minacciando tuoni e fulmini ,agitando  il manganello dei pubblici ufficiali dei corpi  militari della finanza e della legalità, mi è sembrato davvero eccessivo ed anche umanamente deprecabile. Se la crisi a livello di governo nazionale ha pensato a bastonare, su tutti, questo settore tagliando il Fus di oltre il 20% e paralizzando le attività di teatro cinema e quant’altro,almeno a livello provinciale, si è pensato di  dare  per quello che si poteva spazio   a questi rispettabili  cittadini, portatori   sani di arte e del pensiero , che restano sempre in prima linea in una nazione che da sempre ha primeggiato  nel mondo   per la tradizione culturale che a lei appartiene. Ma il mondo della cultura è da sempre definito di sinistra…ed allora su di loro il governo  ha deciso di stendere un velo  pietoso…se  fosse stato una velina….sicuramente avrebbe avuto molta comprensione  ,visto gli ultimi accadimenti. Villani fortunatamente per loro questo l’ha ben compreso,Con la politica dei fatti!!!”.

Vittorio Aliberti, Responsabile Provinciale Enti Locali, Partito democratico Salerno