Don Marcello Stanzione in tour evangelizzante

 

 Don Marcello Stanzione, parroco di Santa Maria la Nova e assistente spirituale dell’associazione Milizia di San Michele Arcangelo, condirettore del sito Pontifex e collaboratore del nostro quotidiano, nella seconda settimana di maggio si recherà in Italia del Nord ed in Svizzera per un ciclo di conferenze sugli angeli. Martedì 5 maggio alle ore 21 la sua prima conferenza sarà a Torino presso la Parrocchia di san Benedetto Abate. Il giorno seguente il 6 maggio si recherà in visita alla sagra di san Michele in Val di Susa e al pomeriggio si recherà al santuario francese del Laus per raccogliere ulteriore materiale per completare un suo libro su Benedetta Rencurel, Il 6 sera si recherà all’istituto sociale dei padri gesuiti. Giovedì 7 maggio don Marcello visiterà le varie classi delle elementari e del liceo dell’istituto dei Fratelli della Sacra Famiglia per incontrare i vari gruppi di studenti. Il 7 sera a Milano, poi terra alle ore 18,30 un’altra conferenza presso il centro botanico e poi partirà per la Svizzera dove si recherà a visitare le suore Carmelitane di Locarno e la sera alle ore 20,30 terra conferenza a Lugano presso il salone dei congressi per la manifestazione Tisana.   Come abbiamo già diverse volte notato, la Rivelazione inquadra soprattutto gli Angeli nella loro relazione con gli uomini. Dio ha così voluto; Egli ha parlato per mostrarci la strada da seguire e non per soddisfare una vana curiosità. L’intervento degli Angeli in nostro favore corrisponde, d’altronde, ad una legge generale del governo divino. L’uomo, con la sua natura spirituale e, soprattutto, con il suo fine soprannaturale, è direttamente orientato verso Dio. Parte essenziale del mondo, voluto ed amato per se stesso, ognuno di noi si trova oggetto di una provvidenza particolare; si comprende allora che Dio impiega in nostro favore dei mezzi speciali tanto più necessari ed efficaci in quanto noi siamo più indeboliti dal peccato originale.Infine, l’aiuto portato dagli Angeli discende direttamente dal loro posto nel mondo naturale e soprannaturale, dalle loro qualità di creature superiori come pure della carità che li riempie. Dove trovare nella Creazione degli agenti più soffici, più rapidi, più potenti? Dove trovare soprattutto dei collaboratori più devoti al servizio di Dio, di Cristo e dei loro fratelli? San Bernardo li descriveva così in una conferenza ai suoi religiosi: Ecco il triplice legame che, dall’alto dei Cieli, attira la carità sovreminente degli Angeli e la porta a consolarci, a visitarci, ad aiutarci per Dio, per noi e per essi stessi. Per Dio: essi imitano la grande misericordia, di cui Egli ci circonda. Per noi: la nostra rassomiglianza con essi eccita la loro compassione. Per se stessi infine: Essi si augurano ardentemente di vederci colmare i vuoti formati nei loro ranghi, perché le labbra dei bambini, sempre nutriti di latte e non di alimenti solidi, devono completare il concerto destinato a celebrare la maestà divina. Gli Angeli l’hanno incominciato, e, in queste primizie, essi gustano già una dolce felicità. Ma essi ci aspettano con un’avidità tale, spinti dal desiderio di vedere questo perfetto concerto. Questa fretta nel servirci è una fretta gioiosa, perché la gioia è figlia della carità, e la gioia perfetta sgorga dalla carità perfetta. Nulla manca alla felicità degli Spiriti che non smettono mai di contemplare le profondità della divinità, anche quando esercitano sulla Terra la loro azione soccorritrice; è, comunque, una nuova fonte di gioia per essi, la gioia dell’apostolo, la gioia di contemplare l’accrescimento del Regno di Dio, la gioia del pentimento del peccatore e della perseveranza dei giusti (Lc.15, 10).Nessuna tristezza verrà ad oscurare il loro apostolato. Nella Città santa, nella Gerusalemme celeste, non vi sono più né lutto, né urla, né dolore (Apoc.21, 2-4); il segreto della felicità sovrana è nella contemplazione ininterrotta della volontà di Dio; nell’adesione al piano di Dio, cui nulla sfugge, volendo il bene, lasciando fare in parte il male. La vostra volontà sia fatta sulla Terra come quella già fatta in Cielo.  E quali che siano le colpe del suo protetto, l’Angelo custode riconosce, finalmente nel suo insieme, l’ordine della divina Provvidenza; egli loda e benedice, in tutte le cose, la saggezza dei consigli divini.