E le stelle…stanno a guardare!

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Certe verità, non pagano!Scomode. Mani strette. Saluti calorosi. Enfasi dialogica. Politica oggi. Un copione,  fino a giugno, da ripetere ogni giorno. Sotto lo stesso cielo. Un canovaccio, a parte qualche sbavatura, reiterato di platea in platea. Di schieramento in schieramento. In prima fila, impettiti, i mamma santissima del potere. Quelli che così vanagloriosamente, si sentono tali. Qualcuno è riuscito ad imporli ed a collocarli sul piedistallo del potere. Che non logora, quando non liso. E sul palcoscenico, i giovani di turno. Coloro che giocano a fare la politica, dietro il paravento di un goliardico futuro. Al servizio del burattinaio di turno. Avido di assensi. Che alle nuove leve, imposta fiducia. Ed incarichi. La politica:un giocattolo, tra le mani dei bimbi. Da smontare e ricomporre, osservare e trastullare. Sulle sorti degli uomini, sui destini dell’umanità,  sui bisogni della gente comune. Quella in disparte, sempre nelle ultime file, alle zoomate politiche del big  di turno. Accerchiato dal fedelissimo gotha. Alle prese con telefonino e conoscenze da rinsaldare. Fino ad una manciata di giorni precedenti, inviso a metà dell’assise astante. Catapultandolo verso scenari di successo. Sulla rampa di lancio, il voto elettorale. Strumentale alla causa dei vincitori. Alla caparbia volontà di voler entrare nel novero del nuovo, agognando spaccati sempre negati dal vecchio. La liturgica messinscena. Plateale. Di qua e di là. A destra ed a sinistra. Foghe in cerca d’ applausi. Candidati, nell’arena del consenso. Alleanze da stringere o rinsaldare.  Volti amici, su cui imperniare la propria escalation. Standing ovation, all’arringa del leader. Del quale, poco importa più la provenienza. Tutto miscelato, rimpastato, nel gioco di strategiche intese per la vittoria. Ciò che conta, il risultato. Imbastito da immancabili promesse elettorali. Tra un anonimo stuolo di clientes, a caccia d’occupazioni o di favoritismi. Appannaggio l’apparire. Giammai l’essere. Sorrisi a tutto campo. Mitragliate intenzioni, bucanti speranze. Convention a tambur battente. Campagne elettorali a ritmo serrato. Il conto alla rovescia, strappa lancette alla par condicio. Ed i candidati, sempre più smaglianti, grintosi ed entusiasti, sognano, agognati posti al sole! Mentre la politica, sonnecchiando in disparte, lascia il corso alle nuove aurighe. Intente all’arte delle redini, pur di rimanere sul carro del vincitore! A qualunque costo!

2 pensieri su “E le stelle…stanno a guardare!

  1. Come al solito un articolo che punge fino nel più profondo la coscienza. E’ stato e sarà sempre così, purtroppo, gentile Direttrice. meno male che c’è qualcuno che ha il coraggio di dirlo. milena

  2. Cara ROL,
    condivido a pieno il tuo pensiero e sfogo, ma ti invito alla “resistenza” (per rimanere nel tema di questa trascorsa settimana), altrimenti sarà ancora più semplice per i poltici polticanti riprendersi il “voto utile”(utlimo slogan che si sono inventati per contrastare l’arrivo del NUOVO, l’arrivo di coloro che non MANGIANO di politica, però ne “masticano” per cultura, capacità profesionale, imprenditoriale. I PIVELLI (secondo QUESTI) che già di propria iniziativa hanno fatto e dato e continuano a dare … e chi li conosce, i PIVELLI, sa che sono il NUOVO,sono il BUONO che VUOLE distribuire EQUAMENTE e razionalmente a TUTTI le risorse; oggi accentrate nelle mani degli uomini del “voto utile” … “utile a loro ed ai loro copagnucci della parrocchietta. Comunque bisogna opporsi con una dura “resistenza”, cercando di dialogare in modo diretto con la gente e ragionare criticamente insieme sul fenomeno elettorale. Una prima riflessione è questa: … sono in grado di spendere (con questa crisi in atto) fior fior di Euro per la “campagna elettorale”, per convincerci che loro rendereanno il “voto utile” … ma a chi???
    Maurizio Manzo

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