Michele Ragosta: no alla privatizzazione dell’acqua
“Acqua: le fallimentari gestione private ad opera di soggetti unici sono esperienza di cui fare tesoro”. E’ quanto afferma il Consigliere regionale dei Verdi, Michele Ragosta, presidente della VII Commissione regionale, in replica alle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Regionale all’Ambiente, Walter Ganapini che spera, tra l’altro “…di arrivare ad un gestore unico che si leghi a realtà importanti riferite al nostro sistema finanziario”.La vicenda rifiuti, ma ancora il mega Project-Financing Hydrogest per la depurazione hanno, invece, sancito che la privatizzazione si è sempre caratterizzata da un perverso mix di inefficienza, lievitazione dei costi e soprattutto aumento abnorme dei costi a carico dei cittadini. Cambiare rotta dunque, non deve significare sostituire i due gestori Acqua Campania e Hydrogest con un unico monopolio privato di un bene indispensabile e vitale.“La via di uscita agli annosi problemi della Campania deve passare esclusivamente attraverso una politica regionale di gestione pubblica- ha aggiunto Ragosta- e all’affermazione dell’assessore per il quale l’acqua è un problema ancora più complesso dei rifiuti, rispondo che ciò è vero solo se si pensa al bene acqua come un problema gestionale e/o finanziario. Personalmente, invece, siamo di fronte ad un vero banco di prova per la politica che deve riaffermare il principio della centralità del ruolo pubblico nel governo dei beni comuni”.