Giovanni Moscatiello – Eva Longo: sciacallaggio mediatico-giudiziario

Aldo Bianchini

I casi di Giovanni Moscatiello e di Eva Longo, esplosi sulle prime pagine dei giornali, sono di difficile catalogazione tra quelli di semplice “malagiustizia” in quanto possono essere più agevolmente annoverati tra quelli di vero e proprio “sciacallaggio giudiziario”. La vicenda è legata alle insinuazioni, alle accuse, alle chiamate di correità ed alle ritrattazioni del fantomatico pentito “Antonio Forte”, capo del clan omonimo, boss della Valle dell’Irno, capo zona della NCO di Raffaele Cutolo e riconosciuto pluriomicida. A distanza di tanti anni dall’inizio dell’inchiesta, soltanto oggi il famigerato Forte dice in aula che “non ho mai incontrato il sindaco Moscatiello, altri mi hanno riferito che i soldi delle tangenti servivano per darli al sindaco….” . Il delirio continua quando Forte dice che “Ho appoggiato la candidatura del sindaco Eva Longo per ottenere l’appalto per la costruzione di sessanta alloggi…..ma non ho mai avuto alcun contatto in tal senso con il sindaco Longo e di aver agito esclusivamente per sentito dire”.  E’ allucinante!. Come si fa a scaraventare, anche solo per sentito dire, nella tempesta mediatica (ed anche giudiziaria) i nomi di due stimati sindaci “solo per sentito dire”. E meno male che uno è di destra e l’altro di sinistra, altrimenti si sarebbe subito gridato allo scandalo dell’attacco politico in ragione delle imminenti consultazioni elettorali. Quì invece, proprio per questa peculiare biappartenenza, la questione è molto più grave e dispiace che nessun organo d’informazione abbia espresso e ribaltato sulla gente la propria opinione al riguardo. Quasi come a dire che chi gestisce il mondo dell’informazione non deve avere opinione e convinzione personale, prima di tutto come cittadino. Ma come si fa a non chiedersi in che modo sono state condotte le indagini preliminari, perchè è stata data la possibilità ad un pluriomicida di gestire le rivelazioni a suo uso e consumo distruggendo la vita e la carriera di tante persone, perchè tanti inquirenti non sanno, o non vogliono, portare avanti indagini serie senza avvalersi in maniera strumentale di facinorosi pentiti. E mi viene anche da chiedere se gli stessi inquirenti, dopo anni di cattiva gestione del pentitismo salernitano, si siano accorti di quanto e fino a che punto siano stati gestiti loro stessi dai malavitosi pentiti. E’ vero che la gestione dei pentiti incominciò con Giovanni Falcone ed è anche vero che senza di essi la cupola di “Cosa Nostra” non sarebbe mai crollata sotto la sola spinta giudiziaria. Ma lo stesso Falcone ammonì, più volte, che la gestione dei pentiti doveva essere affidata ad inquirenti che avevano già dato prova di grande capacità investigativa tradizionale. E, scusatemi se mi permetto, nel panorama salernitano io di questi investigatori non ne vedo.  Ma adesso, al di là del chiacchiericcio che Moscatiello si porta addosso da anni e al di là della posizione assolutamente immacolata di Eva Longo, più di qualcuno dovrà chiedersi se è giunto il tempo di abbandonare definitivamente la difficile via della gestione dei pentiti per imboccare la strada delle giuste e tradizionali formule investigative corroborate, magari, con la tecnologia di ultima generazione. Arriveremmo a pochi e veri processi in grado di dare certezza e giustizia a tutti. Non si può andare avanti in questo modo;  non si può assistere in aula alle esternazioni di un pluriomicida che come una bomba ad orologeria assume la parte dell’accusa ed anche della difesa deligittimando addirittura la Corte che (al pari del collegio difensivo) non ritiene nemmeno di controinterrogare il pentito, tanto sono appare chiare e discaricanti le sue dichiarazioni. Dopo lo sciacallaggio giudiziario siamo costretti ad assistere all’inutilità del “pubblico dibattimento”, almeno fino a quando tutto l’impianto accusatorio si baserà sulle farneticanti, allucinanti e non riscontrabili confessioni tese soltanto all’ottenimento dei benefici di legge.

8 pensieri su “Giovanni Moscatiello – Eva Longo: sciacallaggio mediatico-giudiziario

  1. E’ allucinante come sia stato infangato il nome di due persone che annoverano grandi capacità amministrative.
    Sono senza parole, nel solo pensare che gruppi politici di Baronissi hanno costruito il loro consenso non su di un programma, un ideale, una linea politica, ma sulla calunnia ad una persona come Giovanni Moscatiello.
    Sono davvero curioso nel pensare su che base, sotto quale principio, porteranno avanti la loro linea politica.
    Voglio chiudere questo intervento con l’art. 27 della Costituzione Italiana, invitando chi legge a riflettere:
    Art. 27. Tratto dalla Costituzione Italiana

    La responsabilità penale è personale.
    L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva

    Questa è l’unica forma di rispetto per baronissi in nome della Costituzione Italiana

  2. egregio sig. Bianchini,
    non entro nelle vicende giudiziare dei personaggi oggetto del suo articolo,
    ma per amore di chiarezza dell’informazione,
    uno solo è sindaco, Eva Longo,
    ed entrambi fanno parte dello schieramento di centro sinistra.
    Tengo a precisarle, a scanso di equivoci, che sono un elettore di centro sinistra, e quindi le chiedo se è possibile,
    di avere una informazione più precisa.
    La saluto,
    Antonio Gaeta

  3. Gentile lettore Antonio Gaeta le spiego perchè ho citato Moscatiello come “sindaco” nell’articolo. La vicenda giudiziaria nasce tempo addietro a seguito delle farneticanti accuse del pluriomicida Antonio Forte a carico del “sindaco Giovanni Moscatiello” che all’epoca era realmente sindaco di Baronissi. Per questa ragione mi è parso giusto parlare di Moscatiello come “sindaco di Baronissi”, anche perchè se all’epoca Moscatiello non fosse stato sindaco probabilmente le accuse sarebbero state indirizzate a qualche altro malcapitato. Tutto ciò non esclude affatto che Moscatiello possa essere responsabile di qualche reato, ma questo lo stabilirà la Magistratura con apposita sentenza. Fino a quel momento, come giustamente dice l’altro lettore Antonio Napoli, Giovanni Moscatiello è innocente. Mi ritenga a Sua disposizione per eventuali altri chiarimenti. Aldo Bianchini

  4. Lo conoscete Moscatiello? Conoscete la sua moralità?
    Sapete che non ci si trova in mezzo a “casini” così per caso?
    Dalle mie parti si dice “se non è testa è coda”……….
    Diffidate gente diffidate

  5. Cari amici,non sono a conoscenza di procedimenti penali a carico del sindaco Eva Longo, ma dell’altro signore,oggi sindaco di Baronissi, oltre alle voci, ci sono gli atti processuali che riguardano un rinvio a giudizio per fatti molto gravi,quali il concorso esterno in associazione camorristica,concussione,abuso d’ufficio ed altro relativo alla costruzione della sua villa miliardaria sul colle di Fusara,costruita proprio durante il suo sindacato.Non so se è innocente o meno,ma oggi 16/06/09,di sicuro, aveva un’altro appuntamento con il tribunale e credo che ce ne saranno altri fino alla conclusione del processo,percui non resta che fare attenzione ed aspettare l’esito dello stesso,che non tarderà ad arrivare.

  6. Moscatiello ha costruito la sua casa di FUSARA con I BILANCI DELLE CASE POPOLARi a tutto QUESTO ANCHE ALFONSO LANDI LA VILLETTA A SARAGNANO A GIORNI, LA VERITà NASCOTE ED ARCHIVIATE TRA POCO USCIRANNO FUORI

  7. Spero che la giustizia farcia il suo corso e che pagherà chi ha sbagliato..

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