Sanità sempre più europea!
La nostra, una Sanità piuttosto malaticcia. Che spinge ad emigrare. Da troppo tempo si parla del fenomeno, incapace di trattenere in Italia coloro che per svariate patologie, optano per circuiti esteri. Nella terza giornata europea, organizzata da Cittadinanza Attiva, i dati emersi segnano un incremento di fughe. Contrariamente ad un certo tipo di pubblicità anche mediatica, che punta sulla valenza professionale dei nostri camici bianchi. Carenza di fiducia nelle strutture nostrane e voglia di guarire sotto altri cieli. Creduti più probabili. A causa anche delle fatiscenti infrastrutture, che ancora congelano la maglia nera campana, l’esodo dei degenti non cessa. Diverse patologie, il trend. Le oncologiche, privilegianti circuiti settentrionali. Anche se il nosocomio salernitano, s’accredita sempre ulteriormente come polo d’eccellenza e scuola di specializzazione per i novelli eredi d’Ippocrate. Mancanza di fiducia nella professionalità, coniugata ad episodi di mala Sanità, che in ogni caso si verificano sul campo. In conto, stress da viaggio, file brurocratiche, liste d’attesa, spese economiche. Eppure, la buona Sanità, di casa in Campania. Senza raggiungere la spinta ideale da tranquillizzare. Spesso si evade, alla ricerca rabdomantica della propria guarigione. Specialmente se la diagnosi, conta i giorni di vita. Si tenta di tutto per la propria salute. Per poter guarire. Spesso anche la speculazione “magica”, così padroneggiata dalla Marchi & company. Dopo l’attuale commissariamento, ancora ulteriormente guardate di sottecchi le nostre risorse ospedaliere. Obnubilando determinati medici, che prestano la propria opera anche al Nord. Da noi, probabilmente, riservato loro poco spazio. Nemo profeta in patria!