Il consigliere Fausto Morrone scrive a Franceschini

 

Caro Dario,

già durante il mandato del compagno Veltroni ho avuto modo di sottolineargli, reiteratamente e, purtroppo, inutilmente, la degenerazione politica che interessa una parte del nostro partito nel territorio salernitano. La speranza che potesse aprirsi, adesso, una nuova fase, con un impegno nazionale e regionale del partito teso ad imporre un maggiore rigore morale, il rispetto dei nostri valori fondativi e l’interpretazione autentica di essi da parte della nostra classe dirigente a tutti i livelli, sta miseramente naufragando per molti militanti che vedono lo spettacolo politico che si svolge nel secondo capoluogo della Campania. Devo aggiungere, che mi sorprende anche l’approccio del segretario regionale, Tino Iannuzzi – che abbiamo sostenuto con convinzione alle primarie – il quale conosce bene le questioni salernitane e la veridicità delle cose che affermo, eppure non muove un dito, ispirandosi al più tradizionale “tirare a campare”. Passo a illustrare nello specifico alcune delle cose – mi riferisco solo a quelle più clamorose – che sono avvenute a Salerno nelle ultime settimane. Ebbi già a sottolineare a Veltroni, all’epoca delle candidature per le elezioni politiche, l’immissione nelle nostre liste di personaggi poco raccomandabili: non è un caso che ci ritroviamo in Parlamento con una decina di pregiudicati nominati dal nostro partito.La stessa cosa sta avvenendo per le elezioni provinciali nelle liste salernitane. Nel Comune di Baronissi, dove si va alle elezioni anticipate, si confrontano, invece, l’ex Sindaco, in carica per un decennio, e quello che ha guidato l’Amministrazione fino a qualche settimana fa. Moscatiello, l’ex Sindaco – del quale si ventila anche la possibile candidatura alle elezioni provinciali – è sotto processo per concorso esterno in associazione camorristica perché, secondo i Magistrati, avrebbe spalancato le porte degli appalti pubblici ai boss Forte e si sarebbe fatto costruire una villa gratis con la manodopera dello stesso clan. Il Sindaco attuale, Cosimato, mai sfiorato da un sospetto o da una indagine, ha subito per la seconda volta, con il medesimo avversario, il rifiuto del simbolo del P.D..  E’ evidente che, per non incorrere nel paradosso inaccettabile di assegnare il simbolo a Moscatiello, molto vicino a De Luca (Sindaco di Salerno) e a Figliulo (segretario provinciale del P.D.), come intimamente gli ultimi due avrebbero voluto, lo si nega anche a una persona per bène. C’è da aggiungere, inoltre, che tutte le candidature sono state scelte con il solito protagonismo di De Luca, il quale continua, tra l’altro, ad assegnare pagelle di incandidabilità solo a chiunque non la pensa come lui. Come Iannuzzi sa bene, De Luca è un altro plurinquisito del nostro partito, solo che ha la spudoratezza – con atteggiamenti e linguaggio dai quali traspare solo fanatismo e esaltazione mentale – di parlare frequentemente della amoralità degli altri. Ebbene, questo simbolo della doppiezza e della demagogia – con un processo in corso per associazione a delinquere, concussione e truffa, altre richieste di rinvio a giudizio, ben tre mandati di arresto rigettati dal G.I.P. e duecentocinquanta intercettazioni bruciate, attraverso una decisionedel Parlamento opinata apertamente dal capogruppo dei D.S. dell’apposita Commissione Parlamentare – nei giorni scorsi, nel corso di un’iniziativa pubblica, ha espresso i seguenti concetti. In prospettiva delle prossime elezioni regionali: “il mio partito è defunto…bisogna fare una lista civica con i giacobini che avrebbero il coraggio di farsi sparare un colpo in testa pur di cambiare le cose”; parlando delle elezioni amministrative del 2006: “io ho vinto, nonostante il mio partito, perché interpreto ancora lo spirito civico e parlo alla gente”; rivolto al P.D.L.: “la destra europea sono io”. Tutto ciò in piena campagna elettorale, dopo che egli stesso ha condizionato pesantemente e inmodo decisivo la composizione della lista del P.D..Sui fatti appena descritti non mi sono accorto di alcuna dichiarazione, né fastidio, né obiezione affacciate dal segretario regionale Iannuzzi. L’ho visto, invece, molto accalorato nel difendere il posto di assessore regionale a Montemarano, ma con scarso successo, poiché l’autorevolezza o te la costruisci quotidianamente con l’iniziativa o non ti sarà riconosciuta mai. Mi aspettavo una sua iniziativa, peraltro, quando, giorni fa, ho denunciato l’infiltrazione di un’azienda vicina ai casalesi in un appalto del Comune di Salerno, ma ho dovuto registrare, amaramente, il silenzio tombale suo e degli altri parlamentari del P.D.Forse ha preferito tacere per non determinare contrarietà del Sindaco De Luca, il quale distrattamente apprende dalle mie denunce – confermate sempre dagli inquirenti – la penetrazione sistematica di aziende in odore di camorra in quasi tutti i cantieri cittadini appaltati con risorse finanziarie pubbliche. Tanto premesso, posso confessarti che in tanti non voteranno il P.D., a Salerno, nella prossima competizione elettorale. Per quanto mi riguarda personalmente, se vengono confermate alcune candidature delle quali ti ho accennato in questa mia, a tutela della mia dignità e della lealtà che devo ai miei elettori, mi limiterò a votare solo per il nostro candidato a Presidente della Provincia, Angelo Villani, e ad attivarmi, con l’impegno di sempre, per il sostegno dei nostri candidati al Parlamento Europeo.Tuttavia, resto fra quelli che continuano a ritenere che il nostro partito abbia ampie possibilità di rilanciarsi elettoralmente e moralmente e, perciò, insiste con il mantenere la sua militanza e il suo impegno critico.

Ti abbraccio fraternamente.

 Fausto Morrone