Pasqua: scarsi vacanzieri

di Rita Occidente Lupo

La carovana vacanziera, quest’anno ha rallentato il ritmo. Le incerte previsioni metereologiche, commiste alla tragedia abruzzese, hanno demotivato il flusso automobilistico, proteso a vivere lo spaccato pasquale tra l’arte ed il relax. La terra continua a tremare. E ciò preoccupa tutti, giacchè le scosse sismiche, ancorate all’Abruzzo, si stanno rendendo protagoniste anche in altre regioni. Da Nord a Sud, l’Italia sobbalza. E trema, pensando di non essere all’altezza di fronteggiare i sismi. L’ha visto. Verificato sulla pelle dei circa 300 deceduti abruzzesi. Una Pasqua che ai bambini delle tendopoli, ha donato l’uovo papale. Sorpresa attesa da tutti, ritorno alla normalità. Alle proprie cose, alla propria casa. Il presidente Berlusconi, durante la celebrazione eucaristica pasquale, ha garantito la celerità nel sedare l’emergenza. Una promessa che per tanti è risuonata autentica. Il governo ce la sta davvero mettendo tutta, affinchè il Paese possa segnare una svolta in una vicenda tragica, che chiama in causa colpevoli senza giustificazioni. I materiali killer. Ogni qualvolta si verifica un evento strepitoso, subito qualcuno ne approfitta per dare alle stampe una biografia dell’evento. A Sarno, per l’alluvione del ’98, la giornalista Lucia Annunziata, scrisse “La crepa”. Oggi già si pensa di tramutare l’Abruzzo, ancora impietrito, in un set. Per incisivizzare la drammaticità di una fine. Fotogafi, scenografi, scrittori, registi, tutti pronti a voler mettere in scena un cataclisma inatteso. Mentre ancora si piangono i lutti, giacchè solo Pasqua ha segnato la fine degli scavi alla ricerca dei dispersi, ormai tutti ritrovati. E rimbalza la polemica su Annozero. Non si riesce proprio ad avere gusto in Italia. Si cerca sempre di strappare il riso, anche facendo piangere. La Letizzetto, appollaiata come un pappagallo sulla scrivania per beccare sempre volgarità e pseudo battute incentrate sulla sessualità. Accreditata ormai come comico. Occorrerebbe chiedersi cosa sia la comicità. E Santoro, che dal suo Annozero, mitraglia convinto che certi scotti pregressi, gli diano l’arbitrio di poter parlare e sparlare. Di tutto e di tutti. Chiamando in causa anche i ritrattisti, che anzicchè tratteggiare il ridicolo esistente anche in certi ambienti politici, non inseguono altra ispirazione se non quella di bersagliare perfino gli Abruzzesi. Davvero non c’è più fantasia sotto il sole! Nè rispetto per il dolore altrui! Querele e denunce? Non servono dinanzi a tale crudezza d’animo!