Governo inaffidabile per il Sindacato Italiano Balneari
Sergio Barletta
Ora che le condizioni meteorologiche sono migliorate, i gestori degli stabilimenti balneari si stanno preparando per affrontare la nuova stagione. Certamente, le mareggiate dei mesi scorsi hanno causato danni enormi ma, a complicare la vita a questa categoria di imprenditori sono alcuni provvedimenti non emanati dal Governo. Pertando, il Sindacato Italiano Balneari aderente alla Fipe-Confcommercio e la Federazione Italiana Balneari aderente a Confesercenti confermano lo stato di agitazione della categoria e all’unanimità hanno deliberato a mezzo di un comunicato stampa che il giorno 1° Maggio tutti gli Stabilimenti Balneari resteranno chiusi. Nel comunicato, emanato il 3 aprile u.s. sono riportate le ragioni dell’agitazione. Infatti, nello stesso si legge: In un momento in cui la salvaguardia delle imprese è posta tra le priorità dell’agenda politica del Governo prendiamo atto che la tutela del sistema balneare italiano, composto da oltre 14.000 imprese e che occupa oltre 100.000 addetti, non rientra tra queste. La mancata convalida, a costo zero, di un provvedimento, già approvato all’unanimità dalla Commissione Finanze e Attività Produttive della Camera dei Deputati con il parere favorevole del Governo, che spostava a fine settembre di quest’anno l’applicazione di una norma sui canoni demaniali in attesa di approvarne uno nuovo che, nell’affrontare le complesse tematiche del comparto, risultasse più equilibrato garantendo maggior gettito per lo Stato, e che era già stato sottoscritto con il dipartimento del Turismo e tutte le Regioni, contraddice gli impegni assunti dallo stesso Governo e mette in seria difficoltà un settore, senza ombra di dubbio, determinante nell’ambito del fenomeno turistico del Paese. E’ evidente, anche all’opinione pubblica, la contraddittorietà di questo atteggiamento con le dichiarazioni e gli impegni che il Governo ha più volte dichiarato di voler assumere per favorire la crescita delle imprese, lo sviluppo degli investimenti ed il mantenimento dell’occupazione in un momento così delicato per l’economia italiana. Alla luce di questa inaspettata situazione, il Sindacato Italiano Balneari aderente alla Fipe-Confcommercio e la Federazione Italiana Balneari aderente a Confesercenti confermano lo stato di agitazione della categoria e all’unanimità hanno deliberato di:a) sospendere a partire da oggi l’attuazione degli impegni assunti con il Dipartimento del Turismo e le Regioni per quanto riguarda il Protocollo d’Intesa firmato il 25 novembre scorso inerente la riforma dei criteri di calcolo dei canoni; b) sospendere a partire da oggi l’attuazione del Protocollo d’intesa sulla trasparenza sui prezzi ed i servizi offerti dagli stabilimenti balneari sottoscritto con il Ministero dello Sviluppo Economico e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo; c) revocare le comunicazioni inviate agli associati finalizzate a garantire l’utilità del blocco dei prezzi nel corso della stagione estiva 2009; d) convocare entro il 20 di aprile le assemblee regionali della categoria per denunciare la crisi del settore ed organizzare una prima iniziativa di protesta: la chiusura di tutti gli stabilimenti balneari nella giornata del 1° maggio. In conclusione, mi auguro che le aspettative di questa categoria di imprenditori siano valutate con il giusto equilibrio, considerato che le loro aspettative di lavoro e le nostre di vacanzieri sono molto spesse determinate dalle condizioni atmosferiche indipendenti dalla nostra volontà.