Cava de Tirreni: emergenza abitativa

 Non si può rimanere assenti o ancora peggio indifferenti – afferma l’avv. Giovanni Del Vecchio unitamente al consigliere comunale Napoli Luigi – alle recenti iniziative popolari (petizione popolare per la rideterminazione del vincolo paesaggistico con la raccolta di firme avviata dal Comitato “Casa Sicura” e azione popolare esercitata da svariati cittadini-elettori del nostro Comune) intraprese da nostri concittadini per ovviare alla grave e perdurante situazione di emergenza abitativa in cui si trova ormai da tempo la nostra città; indifferenza o assenza dell’amministrazione rispetto a tale problematica sociale che si è tradotta nella assoluta inerzia da parte del nostro Comune nell’esercizio di qualsivoglia azione a tutela degli interessi della nostra città, che sia finalizzata ad una politica di pianificazione urbanistica, diretta a modificare in maniera razionale la strumentazione urbanistica vigente, allo scopo di renderla compatibile con le particolari esigenze e la singolare conformazione della nostro territorio; ed in tale contesto assumono rilievo le iniziative popolari citate che meritano adeguato sostegno dalla classe politica anche perché sono in continuità con la strada intrapresa dal consiglio comunale che, all’unanimità dei suoi componenti, con dieci distinte delibere consiliari ha individuato la sussistenza di prevalenti interessi pubblici alla conservazione (in luogo della demolizione) dei dieci immobili costruiti abusivamente e già acquisiti al patrimonio comunale per la loro destinazione a scopi di edilizia residenziale pubblica; strada, poi, bruscamente interrotta, dall’Amministrazione che non ha, poi, inspiegabilmente impugnato dinanzi al TAR i pareri contrari alla permanenza dei suddetti dieci immobili espressi dalla Soprintendenza per Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Salerno e Avellino, impugnazione, invece, esercitata dai cittadini elettori che si sono sostituiti con l’azione popolare al Comune denunciando la palese illegittimità dei suddetti pareri per violazione di legge ed eccesso di potere.Questa paradossale situazione impone una profonda riflessione, sicuramente da avviare nel corso del consiglio comunale di domani, diretta a ricercare soluzioni politiche e tecniche per un più adeguato riassetto urbanistico del territorio che tenga conto del grave fabbisogno di edilizia residenziale pubblica che attanaglia il territorio di Cava De’ Tirreni da lunghissimi anni; ed in questa direzione, ribadisco, è da accogliere favorevolmente la petizione popolare avviata con la raccolta di firme per la modifica della Legge Regionale n.35/87 istitutiva del Piano Urbanistico Territoriale della Costiera Sorrentino – Amalfitana con lo stralcio del territorio comunale di Cava de’ Tirreni dal suddetto piano oppure con la previsione di una efficacia derogatoria a detta legge da parte dei nuovi strumenti urbanistici a livello comunale (P.U.C.) in corso di adozione; petizione popolare che potrebbe essere sostenuta dall’Amministrazione con una proposta propria di modifica del PUT, approvato con Legge Regionale 35/87, da avanzare agli organi regionali attraverso gli strumenti offerti dalla legge e dallo Statuto della regione Campania, anche per superare quei vincoli paesaggistici ivi previsti che non sono più compatibili con il nostro territorio.Solo in questo modo, attraverso un riordino dell’assetto del nostro territorio che sia rispettoso anche delle esigenze abitative in uno a quelle ambientali, si potrà veramente portare avanti una battaglia di legalità per fronteggiare in maniera razionale l’abusivismo edilizio, accresciuto in quest’ultimo decennio anche in ragione di un sistema normativo di vincoli esasperato e ormai superato dallo sviluppo urbanistico e demografico della città non più in grado di contemperare gli opposti e divergenti interessi del rispetto dell’ambiente e delle bellezze paesaggistiche con quello del sempre più crescente fenomeno sociale dell’attuale fabbisogno abitativo.

 

 

 

 

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