“L’ultimo grido” di Rienzi, in mostra alla Scuola Vicinanza

A pochi giorni dall’inaugurazione fervono i preparativi alla scuola elementare “Vicinanza” per la mostra-evento “L’ultimo grido”. La manifestazione, che presenterà 12 opere del Caravaggio, riprodotte sapientemente dal maestro Ciro Rienzi, aprirà ai salernitani il prossimo 4 aprile e in molti si dicono di entusiasti di poter ammirare i chiaro-scuri del Merisi rivisitati da Rienzi. Uno dei principali fautori dell’iniziativa nata per mano dell’associazione ”PubbliArte” è stato il dirigente scolastico dell’istituto di corso Vittorio Emanuele Mario Montera.

”Questa scuola è sempre sensibile alle attività del territorio, in particolare quelle di tipo artistico, e durante le vacanze scolastiche diamo spazio a tutti aprendo le porte della nostra Aula Magna – ha dichiarato Montera, da due anni alla guida della “Vicinanza” – . Sono onorato di aprire le porte della mia scuola alle opere di Caravaggio. Questa mostra, che è piaciuta tanto al vice-sindaco di Salerno Eva Avossa, è un evento importante per i nostri ragazzi e per tutti i salernitani. Veicolare un messaggio così importante attraverso le opere del massimo esponente della scuola barocca non può farci che onore e siamo contenti anche che la “PubbliArte” abbia scelto come location i nostri locali per presentare i dipinti di Rienzi alla cittadinanza”. Montera, poi, commenta il lavoro dell’artista salernitana: “Ho avuto modo di vedere in anteprima le fedeli riproduzioni di Rienzi e devo ammettere che mi hanno davvero lasciato senza fiato. Questo sapiente lavoro merita di essere visto assolutamente ed infatti, nei prossimi giorni, inviterò le insegnanti della mia scuola a portare i propri alunni in Aula Magna ad ammirare i 12 dipinti venuti fuori dalla geniale mente del Caravaggio e riproposti, in modo originale, da Rienzi”. Infine, Montera apre le porte al pittore salernitano per una futura collaborazione: “Spero di poter lavorare con lui e coinvolgerlo nei progetti extrascolastici che organizzeremo prossimamente. Questo istituto deve ritornare ad avere la funzione di scuola-museo che aveva negli anni ’50”.