Eboli: arresto per maltrattamenti

La notte del 23 marzo 2009, i Carabinieri della Compagnia di Eboli hanno arrestato Salvatore Scialfa, di 46 anni, del luogo, per continui maltrattamenti in famiglia in danno della moglie e dei figli.E’ stata proprio la moglie, ormai stanca delle continue vessazioni, minacce e percosse, sia nei suoi confronti che dei figli a denunciare il marito e a chiedere l’intervento dei carabinieri.I maltrattamenti andavano avanti da circa quattro anni, l’uomo non tralasciava occasione di inveire contro la moglie, i due figli maggiorenni ed il figlio minorenne, per futili motivi. Ai familiari chiedeva sovente denaro che non sempre gli veniva corrisposto. Ai dinieghi dei familiari rispondeva con minacce, percosse e vessazioni di ogni tipo. La donna con i tre figli ieri domenica 22 marzo 2009 hanno vissuto una giornata di “passione”, in quanto il marito sin dalle prime ore del mattino ha inveito contro di loro con minacce percosse, tanto da costringerli a lasciare l’abitazione mentre Salvatore Scialfa minacciava di far esplodere l’appartamento con la bombola del gas. Interveniva sul posto la pattuglia radiomobile composta dal vice brigadiere Roberto Leo e dagli appuntati Giuseppe Orlando e Gennaro Del Regno che subito chiudevano la bombola di gas aperta e rintracciavano Salvatore Scialfa che si era nascosto nell’armadio della camera da letto, condotto in ufficio, una volta rasserenato veniva deferito per maltrattamenti in famiglia. In serata Salvatore Scialfa riprendeva a maltrattare i familiari tant’è che la moglie  si trovava costretta nuovamente a chiedere l’intervento dei carabinieri per fare cessare le violenze poste in essere dal marito. L’energumeno, alla vista dei carabinieri si scagliava loro contro nel vano tentativo di sottrarsi alla cattura onde garantirsi l’impunità cagionando ai due carabinieri contusioni giudicate guaribili in 3 giorni s.c., dai sanitari dell’ospedale di Eboli e sferrato un calcio lesionando il vetro posteriore destro dell’autovettura di servizio.Pertanto, l’energumeno veniva bloccato ed arrestato per maltrattamenti in famiglia, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale e tradotto alla casa circondariale di Salerno.