Saper essere papà!

di Rita Occidente Lupo

Auguri papà. Enfatico il 19 marzo tra liquori e zeppole. Farcite e non. Il coraggio di essere padre. E di saper vivere un ruolo troppo a lungo considerato subalterno a quello materno. Il compito di genitore, offrendo guida, sicurezza e protezione ai propri figli. In segno d’amore. Josef Britzl e la casa degli orrori. In questi giorni, la cronaca sparata a zero sull’abominio austriaco di Elizabeth, violentata, stuprata, relegata dal padre, per oltre 24 anni nella cantina bunker. Lui, impeccabile ingegnere  di 74 anni. In aula, durante l’interrogatorio, il volto paraventato dagl’indiscreti, grazie ad un raccoglitore. Coriacee le sue negazioni anche d’omicidio, nei confronti d’uno dei figli-nipoti. Soltanto dinanzi alla testimonianza di Elizabeth, 43 anni di vita distrutti,  ha confessato. Il padre-mostro. Apparentemente rispettabile. Patinato di perbenismo familiare, con tanto di  moglie e figli da tradurre in vacanza.  50 anni con Rosemarie, senza lasciar trapelare nulla. Dei 7 figli-nipoti, addirittura un gemello ucciso nelll’inceneritore della stufa. Cosa abbia dato ad Elizabeth la forza di denunciarlo, ancora non si sa. La giovane, è riuscita alla fine a poter rivelare l’abominio martoriante, in quella che rimarrà “la casa degli orrori”. Che vergherà in un’autobiografia. Fritzl aveva violentato anche la cognata, 69 anni. Campanello d’allarme per Rosemarie, che s’era affrettata a  divorziare. Ignorando il tutto, quale versione avesse ricevuto negli anni, sul conto di Elizabeth, ancora non si comprende. Nè come spiegasse l’esistenza dei 3 nipoti. Dei sopravvissuti alla cantina, con carenze nutritive, problematiche psichiatriche, riduzione della vista, si parlerà ancora a lungo. Senza poter però restituire loro parte della vita sottratta. L’ergastolo, che attende il padre-mostro, potrà fare gustizia? Fritzl ha già pensato d’appellarsi all’infermità mentale, pur di scongiurare la vita dietro le sbarre. Quelle che ha imposto ad Elizabeth ed ai figli dello stupro. Per lui, la giustizia umana, non sentenzierà mai abbastanza, gli abominevoli crimini!