Sant’Arsenio: presentato “Storie di donne senza storia”

 

Pietro Cusati

Sabato 7 marzo, nell’auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale di Sant’Arsenio, l’Associazione Culturale ‘’Luigi Pica’’, presieduta dal Dott . Aldo Rescinito, alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico e dell’editore Carmine Carlone, ha presentato il nuovo lavoro del giornalista-scrittore Geppino D’Amico di Polla, ‘’Storie di Donne senza storia’’, pubblicato nota dalla casa editrice Salernitana Laveglia&Carlone. Il libro  traccia la storia e l’ importante ruolo svolto dalle donne,dal Medioevo ai giorni nostri,descrivendo in maniera dettagliata ed avvincente tanti personaggi femminili,di primo piano e non,che si sono succeduti nel corso di questi secoli sia nel Cilento che nel Vallo di Diano, vicende di cui non c’è traccia nei testi di storia. In pratica l’autore,con il suo ormai lungo impegno prosegue la ricerca storica nel recuperare le tradizioni, le espressioni

dialettali ,le radici del nostro Meridione. Dopo gli indirizzi di saluto di Maria Consiglia Viglione (Vice Presidente dell’Associazione Culturale “Luigi Pica”), di Alfonsina Medici (Centro Studi e Ricerche Vallo di Diano “Pietro Laveglia”) e di Gaetano Arenare (Assessore Provinciale alla Cultura)hanno illustrato il volume la giornalista di Sky TG24 News, Tonia Cartolano, e la professoressa Maria Rosaria Pelizzari dell’Università degli Studi di Salerno. Particolarmente apprezzate anche la mostra di foto d’epoca allestita per l’occasione ed il recital di musica popolare proposto da Piera Lombardi.‘’Al di fuori delle più rigide coordinate della storiografia sull’emancipazionismo femminile -si legge nella prefazione di Donatella Cherubini,docente di storia del Giornalismo presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Siena, il volume testimonia piuttosto la ricchezza di una identità comunitaria, del rapporto di genere al suo interno e della sua trasmissione orale e scritta,quale si è stratificata nel tempo. Con la storia di donne sena storia,Geppino D’Amico ha saputo scavare tra memoria e documenti trasmettendoci un insieme di testimonianze storiche antropologiche e linguistiche alquanto variegato e vivace,altrimenti destinato a scomparire’’. Al termine della manifestazione il libro è stato distribuito ai presenti. Da parte sua il presidente dell’Associazione Culturale “Luigi Pica”, Aldo Rescinito, ha illustrato gli scopi dell’iniziativa. L’intera somma incassata, frutto delle generose offerte dei presenti, sarà devoluta a Suor Gregoria Di Giorgio, la religiosa dei Sacri Cuori che venti anni fa lasciò il lavoro di caposala nell’ospedale di Sant’Arsenio per fondare una missione in Colombia. Ora sta costruendo una nuova scuola per bambini poveri  abbandonati ed ha chiesto aiuto ai colleghi di lavoro di un tempo: “Solo in occasione della presentazione del libro –ha affermato il presidente Rescinito- abbiamo raccolto 4.500 euro.  Dopo tre giorni abbiamo raggiunto quota 5.000 euro. Un ringraziamento particolare desidero rivolgere al Club Rotary di Lauria (in particolare al presidente Lello Apollaro e al tesoriere Nicola Gulfo) e alla Banca di Credito Cooperativo Montepruno di Roscigno e di Laurino che hanno messo a disposizione un congruo contributo. Naturalmente, la raccolta dei fondi da destinare a Suor Gregoria continua; pertanto, chi è interessato a ricevere il libro potrà richiederlo alla nostra Associazione che ha sede in Sant’Arsenio”.Il libro di Geppino D’Amico è il frutto di un’attenta e lunga ricerca storica ma anche di una raccolta di espressioni dialettali, “autentiche pillole di saggezza della civiltà contadina”. In particolare, l’autore si è soffermato sulle difficoltà che le donne del Cilento e del Vallo di Diano hanno dovuto superare nel corso dei secoli per uscire dalla sottomissione. In un rapido excursus vengono poi ricordati i “patti matrimoniali” che fino al secolo scorso venivano stipulati davanti ad un notaio per stabilire la dote della donna. Molto spazio è stato riservato alla stregoneria (un solo caso ufficiale: quello di Angelella di Laurino processata agli inizi del ‘600 prima a Sala e poi a Diano), alla religiosità (il pellegrinaggio al Montesacro di Novi Velia dove toccava ad una ragazza estratta a sorte portare in testa la centa, retaggio dei tempi greco-romani, perché la centa era il marchio della verginità della ragazza e donava benefici a tutta la compagnia).Di assoluto rilievo storico è una prammatica adottata nel 1563 dal viceré spagnolo del regno di Napoli, Don Pedro Afan de Ribera, duca di Alcalà, il quale riprendendo un editto di Roberto d’Angiò (1332) per porre fine ad atti di violenza contro le donne, puniva con la pena di morte gli uomini che si rendevano colpevoli di rubare un bacio servendosi della violenza. Nella terza parte del libro vengono ripercorse le tappe che hanno portato all’emancipazione tra cui la conquista dell’elettorato attivo e passivo, la parità uomo-donna nel lavoro, il divieto di ogni discriminazione sul sesso, la patria potestà estesa ad entrambi i genitori, e, per ultima, la possibilità per i figli legittimi di assumere il cognome della madre se entrambi i genitori sono d’accordo. Conquiste importanti che hanno cambiato la società.