Il sen. Andria a Torino per le identità locali da valorizzare

Si è svolta a Torino dal 26 al 28 febbraio 2009 la V Conferenza Nazionale degli Assessori alla cultura e al turismo sul tema “Le città della Cultura – Territori, reti e innovazione per la società della conoscenza”. All’ottava sessione dei lavori, incentrata sulla “Valorizzazione delle identità locali per lo sviluppo”, è intervenuto tra i relatori il senatore Alfonso Andria, che ha presentato le attività promosse dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, di cui è Presidente,  ed in particolare ha illustrato lo stato dell’arte relativo al Piano di gestione per il Sito Unesco Costiera Amalfitana.Nel 1996, infatti,  la Comunità Montana “Penisola Amalfitana” ha presentato congiuntamente con la Soprintendenza per i Beni Ambientali, Artistici e Storici per le Province di Salerno e Avellino (oggi Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici per le Province di Salerno e Avellino) il dossier per l’iscrizione della “Costiera Amalfitana” nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità e nella seduta del dicembre 1997 l’Unesco ha accolto tale candidatura.Nel 2004 la Conferenza dei Sindaci ha affidato alla Comunità Montana Penisola Amalfitana il compito per la redazione del Piano di gestione del sito Unesco “Costiera Amalfitana”, come richiesto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, d’intesa con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici per le Province di Salerno e Avellino, e questi enti hanno individuato nel Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello il soggetto di collaborazione esterna per condurre gli studi. Il Centro Universitario Europeo ha creato, quindi, un gruppo di lavoro che ha redatto in una prima fase le Linee guida per il Piano di Gestione e ha supportato la Comunità Montana e la Soprintendenza  per i Beni Architettonici e Paesaggistici nelle presentazioni a livello nazionale (a Torino, a Siracusa, a Verona e a Firenze) dell’avanzamento degli studi sul piano di gestione, nonché per la redazione del Rapporto Periodico richiesto nel 2005 dall’Unesco. Inoltre, il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali ha continuato l’attività di collaborazione con la Comunità Montana “Penisola amalfitana” e con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici  per la redazione del Piano di Gestione, con il supporto del Ministero per i Beni e Attività Culturali,  creando un task force, la cui direzione scientifica è stata affidata al Prof. Ferruccio Ferrigni, dell’Università Federico II, in cui sono state inserite istituzioni afferenti ai vari ambiti scientifici interessati dal Piano. Tra queste istituzioni si contano: l‘Università Federico II, la Seconda Università di Napoli, l’Università Roma 3, l’Icomos, advisory body dell’Unesco, il Cnr (Istituto Ambiente Marino Costiero e Istituto di Ricerca sulle Attività Terziarie), l’ISNART,  società che si occupa di rilevazioni, e Fonderie Culturali, un’associazione culturale la cui mission è la formazione nell’ambito del patrimonio culturale. Nell’ottica di creare un Piano che rispecchi le esigenze del territorio e proponga soluzioni condivise e possibilmente già testate si è proceduto già in passato a definire due azioni: sono stati organizzati incontri con le popolazioni locali (incontri svoltisi a Scala il 19.01.2007, a Praiano il 26.01.2007, a Tramonti il 2.02.2007, a Cetara il 12.02.2007); è stato organizzata una tavola rotonda, nell’ambito dell’XI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a cui hanno partecipato il presidente dell’ICOMOS Maurizio Di Stefano, i responsabili della gestione di siti “paesaggi culturali”, tra i quali il Cilento, le Cinque Terre, La Val d’Orcia, Ferrovia Retica Albula/Bernina, i rappresentati di enti coinvolti nella gestione di questi territori.