Figli a caccia di genitori!

di Rita Occidente Lupo

Alfie Patten dice di sì. Ad essere papà, giocando con biberon e pannolini. Le immagini che lo riprendeono nel ruolo di baby sitter, stanno facendo il giro del mondo. Nessuna remora per l’età. Anche se la sua compagna, anagraficamente nata due anni prima di lui, giura di sentirsi pronta a divenatre madre. Con la complicità familiare e con i fari di tutto il mondo accecanti per la cronaca, Chantalle si trova a dover scegliere chi sia il papà della sua marmocchia, Maisie Roxanne. Data la pubblicità dell’evento qualcuno, a caccia di notorietà, ha giustamente pensato di sfruttare il lieto evento. Accecato da divismo prezzolato, in coda per rivendicare la paternità. I tabloid sparano a zero sulla freschezza della quindicenne, sulla sua capacità di vivere la sessualità in modo così dinamico. E molteplice. Dati i numerosi rapporti con diversi coetanei. Il guaio è che i genitori, senza alcun ritegno, hanno pensato all’effetto mediatico, lanciando i propri maschietti nell’arena della popolarità. Accanto ad Alfie, altri si sono fatti avanti, con testimonianze fiume. Ed i genitori…convinti assertori che la frugola, già così popolare sia, da legittima nipote, il pezzo forte della famiglia. Cosa non si fa per il denaro! Si gioca sulla vita, a tal punto da fagocitare perfino la morale innocente. Almeno, quando da poco  si son riposte le bambole e la play station rimane ancora nella propria cameretta. Tramutarsi in genitori, non è uno scherzo. Invece, nel Regno Unito, pare che per i due adolescenti sia una bazzecola allevare un esserino così conteso. Adolescenti a caccia d’emozioni. E di fama! Costi quel che costi! Quello che sconforta è l’atteggiamento di Chantalle, rivelante solo i diversi rapporti avuti, a tal punto da confondere le carte sulla paternità. Il buon Eduardo, con la sua intramontabile Filumena Marturano, non mercanteggiò giammai i figli. La Filumena partenopea, fino allo stremo, tenne serbate le diecimila lire di un rapporto meretricio. Ma l’amore, ben altro per lei! I figli, sacri, da non poter esere barattati col denaro. Nè svenduti per un matrimonio riparatore, atto ad ufficializzare la legittima paternità. Per gli adolescenti inglesi, invece, sembra che giocare sia l’arte più consona al momento. Con le parole, con i fatti, con le bugie. Con la fantasia, che galoppa a briglie sciolte ad una certa età. Il guaio è che i genitori, spalleggiano non la piccola Maisie, ma il proprio tornaconto. Da cui sperano, qualora i rispettivi cadetti salissero sul set, di trarne profumati benefici!