Le arance…killer!

di Rita Occidente Lupo

Piovono baci dal cielo, urlava Zucchero Fornaciari, nell’estate 2007, cotta dall’afa. Commista a quelle gocce di pioggia, che il ferragosto salutò, anticipando, le uggiosità invernali. Dal cielo, la manna nel deserto per il popolo della Promessa. Gli Ebrei raccolsero così l’alimento biancastro, che li collocò nella traiettoria della salvezza. Dal cielo i fantastici milioni, quelli che la Canzonissima fine anni ’70, abbinava al varietà per l’Epifania. Come quelle gocce di pioggia, di Burt Bacarach “Raindrops keep fallin’on my head”, interpretate dai più celebri artisti. Tra cui la diva del Piper, Patty Pravo. Dal cielo, le stelle cadenti, per la notte di San Lorenzo, almeno così voleva fino a qualche anno fa la tradizione leopardiana. Ed ancora, sempre dal cielo, grazie per i credenti. Fortuna, per i baciati dalla buona sorte…ed arance. Non quelle della salute, che puntualmente l’Airc infila sulle piazze, in un gesto di solidarietà e di ricerca. Ma quelle che cadono senza preavviso dagli alberelli, piantumati per abbellire la città. In alcune zone di Salerno, nella parte centrale della city, sul duplice lato alberelli accattivanti. Che ai passanti sorridono, con una spremuta non richiesta. Più di qualche elegante signora, infatti, è stata colta di sorpresa. Centrata, col suo magnifico tailleur domenicale, nel pieno del collo sciallato. Qualche altro, invece, è stato graziato. Solo sfiorato dall’arancia sanguigna. Una città europea, offre i suoi prodotti. E la sua conca delle arance, anche fuori regione. Quando si cammina dunque, anzichè badare all’asfalto, è il caso di sollevare lo sguardo in alto, almeno in alcune strade della città. Se non altro per poter schivare, il corpo del reato. E per guardare attentamente, cosa manda il cielo!