Danni maltempo: 208 milioni € in provincia di Salerno
Da 205 salgono a 208 i milioni di euro di danni provocati dal maltempo nella provincia di Salerno. Caduta massi, guasti ai serbatoi comunali, crepe e squarci su strade interne provinciali, frane e smottamenti, viabilità interrotta in costiera e nell’entroterra cilentano, mareggiate e dissesti ai lidi balneari, terreni agricoli allagati, straripamento dei fiumi Sarno, Calore, Sele e Tusciano. Sono solo alcuni dei deturpamenti che il maltempo ha causato negli ultimi mesi nel territorio provinciale. E ora le stime sono ufficiali. L’assessorato alla Protezione Civile della Provincia di Salerno ha consegnato ieri (lunedì 9 febbraio) alla Prefettura l’elenco finale con le relative quantificazioni economiche dei danni subiti da 138 comuni. Gli Enti che non hanno fatto pervenire le stime sono: Bellizzi, Buonabitacolo, Calvanico, Conca dei Marini, Corbara, Corleto Monforte, Laviano, Minori, Montesano sulla Marcellana, Omignano, Pagani, Petina, Praiano, Prignano Cilento, Roccapiemonte, Rutino, San Marzano Sul Sarno, San Valentino Torio, Torraca e Valva. «La Provincia e in particolare il mio assessorato – commenta l’assessore alla Protezione Civile della Provincia Carmine Cennamo – hanno assunto il coordinamento dell’emergenza maltempo ed esprimo grande soddisfazione per l’impegno profuso dai tecnici sul monitoraggio realizzato comune per comune». L’assessore aggiunge inoltre: «Ora che abbiamo consegnato i nostri dati e che conosciamo dettagliatamente gli importi dei danni, il prefetto Meoli potrà rivolgersi alla Regione Campania e quest’ultima dovrà farsi portavoce al Governo. Come assessore al ramo sono deciso a dare risposte al territorio e ai sindaci che insieme a noi in queste settimane hanno collaborato per segnalare le problematiche subite. Ma insieme a loro voglio ringraziare le forze dell’ordine, le capitanerie di porto, il corpo forestale dello Stato, i vigili del fuoco, e tutti coloro che garantendo l’ordine pubblico nel nostro territorio hanno contribuito a segnalare eventi di dissesto oltre che intervenire direttamente nelle emergenze».