Mercato SanSeverino: incidente automobilistico
AnnaMaria Noia
Nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 febbraio si è verificato un increscioso e inatteso avvenimento, un incidente preoccupante che poteva essere di gravi conseguenze per l’incolumità di molti cittadini sanseverinesi, nella fattispecie gli abitanti nei pressi del cinema-teatro comunale sito al capoluogo: sono state bruciate infatti diverse auto, secondo quanto raccontato più di tre, appartenenti agli inquilini di via papa Giovanni XXIII. I danni non sono stati proprio ingenti – poiché l’area dove erano parcheggiate le auto era circoscritta – ma la paura c’era, a quanto dicono gli spaventati sanseverinesi che hanno assistito – loro malgrado – ad uno “spettacolo” certamente non decoroso ed invece pericoloso.Il tutto ha avuto inizio alle ore 5 e 10 della prima mattina di lunedì 9 febbraio: una abitante della palazzina sita presso il cinema, che affaccia precisamente tra la via succitata e la traversa dove è sita una palestra nonché il consultorio familiare materno-infantile, si è allarmata vedendo – dopo essere stata svegliata nel cuore della notte da fumo tossico e denso, nero – alcuni veicoli di persone che ella conosceva prendere fuoco facendo alzare una cortina affumicata nei pressi della palazzina.Le fiamme non erano alte, ma il fumo lo era; è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, nonché si è reso necessario l’accorrere dei carabinieri, che sono giunti sul posto constatando l’accaduto.La signora Maria Salvati, che tra l’altro presta servizio presso la biblioteca comunale a pochi passi dall’abitazione vicino la quale sono state bruciate le auto, ha avuto giustamente paura, si è preoccupata di svegliare marito e figli prima di dare l’allarme a tutta la palazzina, in cui abitano molte persone, tra cui degli anziani come la madre della stessa signora Salvati.“Mio figlio riposava così tranquillamente – ha spiegato poi, dopo essersi rimessa dallo shock subito la protagonista di tale incendio – che è stato duro farlo alzare in piedi; ci siamo messi dei plaid addosso e subito siamo corsi verso l’uscita del palazzo.” Mi sono impressionata e ho avuto paura – ha asserito – ho cercato di fuggire subito dopo essermi allertata, soprattutto quando ho sentito un rumore sordo come quello di un terremoto e quello dei vetri rotti in casa delle altre persone.”Altri inquilini hanno addirittura pensato che i rumori, simili a dei botti, fossero delle cariche per omaggiare qualche santo.“Io non ho riscontrato gravi danneggiamenti – ha espresso ancora la Salvati – ma, una volta passata la trepidazione, sono andata a lavorare in biblioteca e non ho saputo altro, riguardo “So soltanto, perché me lo hanno riferito – ha detto – che è stato chiamato un carro attrezzi che ha portato via i veicoli bruciati.” Tra questi una Multipla, probabilmente di proprietà di un noto professore di musica della zona.I arabinieri stanno ancora indagando sull’accaduto, per cui non si sta tralasciando nessuna pista, ma è chiaro che nulla resterà intentato.