F.I.: Gambino chiama i sindaci

Aldo Bianchini

Manca la Carfagna e tutti i parlamentari di Forza Italia (Lehner, Vessa, Soglia, Compagna, Esposito e Pepe), come bravi scolaretti, hanno preferito disertare una convention che era stata annunciata quasi come una rimpatriata di pacificazione dopo che da circa un anno i cosiddetti “dissidenti” non si incontravano con la Ministra e con Nicola Cosentino (coordinatore regionale dergli azzurri). E’ ancora viva la frattura verificatasi in piena campagna elettorale 2008, quando Vessa e Pepe furono accusati di tradimento e sabotaggio e quasi cacciati dal partito? Chissà, è davvero difficile rispondere. La convention, presso il Mediterranea Hotel, si è trasformata, quindi, in una raccolta di consensi da parte dei sindaci amici di Gambino anche alla luce delle evidenti difficoltà di rapporti del sindaco di Pagani nei confronti dei vertici provinciali reali di Forza Italia; difficoltà che hanno fatto trapelare notizie inquietanti su un possibile cambio di casacca del sindaco più votato d’Italia. Ma al di là delle chiacchiere e delle indiscrezioni una notizia eclatante è rimbalzata nel salone dei lavori: l’Udeur di Mastella potrebbe piegarsi ai voleri del Cavaliere e schierarsi in cordata con il centro-destra. Da lontano Pasquale D’Acunzi (segretario provinciale Udeur) conferma la frattura con il PD a causa dello sbarramento del 4% per le Europee e dichiara la disponibilità a correre con Cirielli che non risponde perchè fuori provincia con moglie e figli, ma fa sapere tuonando che non vuole in lista con altri partiti i fuoriusciti da AN e FI. Dal Mediterranea Hotel viene un’altra conferma: la ricandidatura del maturo Giuseppe Gargani per Bruxelles. Nicola Cosentino apre (insieme a Gargani) le porte dell’alleanza sia all’MPA che all’UDC e propone, addirittura, la candidatura ufficiale di Guglielmo Scarlato alla vice-presidenza della provincia di Salerno. Anche se probabilmente a Praga la Carfagna avrebbe colloquiato, in gran segreto, con Giovanni Romano per convincerlo a correre non solo per il comune di Mercato S.S. ma anche per la provincia; insomma, come dire, che un piccolo dispetto a Cirielli val pure la pena di farlo soltanto perchè il personaggio Romano è davvero troppo importante nell’economia di una coalizione. Ma, ovviamente, di acqua sotto i ponti ne scorrerà ancora tanta; c’è tempo fino alle elezioni di giugno per cambiare collegi, liste, nomi e presenze.

Un pensiero su “F.I.: Gambino chiama i sindaci

  1. Gambino e Cosentino, che figura. Sedie poche e vuote. Assenze pesanti, Si è trattato di voler boicottare l’iniziativa atta a colpire Cosentino, Gargani, Marrazzo e naturalmente Gambino. Ormai siamo alla resa dei conti. Carfagna comanda tutto e di più. Il partito è mono polizzato ed è un danno per chiunque si ribella. Penso che l’unica cosa da fare e lasciare gestire tutto a Lei ed un consiglio al binomio forte Cosentino-Gambino. Nor organizzate più nulla.

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