Mastella: spara a zero sui giudici

Aldo Bianchini

“Fino a quando ci sarà un gruppetto di Hamas nella magistratura … non potrà esserci una giustizia giusta”, questa in sintesi la risposta rabbiosa dell’ex ministro di giustizia Clemente Mastella alla giornata di inaugurazione dell’anno giudiziario che da Napoli a Salerno ha evidenziato dati allarmanti sulla situazione di stallo di migliaia e migliaia di processi in attesa del dibattimento. “Ho pagato un  prezzo enorme e tutta la mia famiglia con me, ho rischiato addirittura il carcere perchè qualcuno ha avuto il dubbio che con la mia azione volessi sottoporre l’autonomia dei magistrati alle dipendenze del volere politico.”  Durissimo, dunque, l’ex ministro che dopo diversi mesi di appannamento sembra ritornato in grande spolvero nella mischia politica con tanto di auto di scorta. E c’è già qualcuno che si chiede il perchè; probabilmente perchè agli ex ministri (la stessa cosa accade per Alfonso Pecoraro Scanio) spetta, comunque, la scorta per un certo periodo di tempo successivo all’abbandono della carica governativa. L’Udeur in netta ripresa, checchè se ne dica; la gestione provinciale affidata al segretario Pasquale D’Acunzi funziona alla perfezione e l’impressionante macchina di voti si è messa sulla giusta rotta verso le consultazioni elettorali amministrative del 6 e 7 di giugno. Quale sarà il risultato, difficile dirlo; intanto numerosi consiglieri comunali, assessori ed anche sindaci mano a mano si schierano con il partito di Mastella che dall’alto della sua verve comunicazionale riesce ad attirare sempre più consensi. Non a caso negli anni d’oro della DC demitiana Mastella detenne l’incarico di portavoce del partito per ben sette anni nel corso dei quali dimostrò ottime capacità giornalistiche e relazionali in un sistema difficilissimo come quello della politica degli anni ’80. L’ex ministro è sempre in attesa, intanto, che un magistrato di Salerno lo convochi per essere sentito in merito alla vicenda De Magistris per la quale ha annunciato la presentazione di un superteste. Ci sarà un giudice anche a Salerno? Vedremo.