Emozioni in mostra… a Palazzo Genovese
A Palazzo Genovese, in piazza Sedile del Campo, cuore pulsante della Salerno antica, mercoledì 7 gennaio è stata inaugurata la mostra artistico-creativa “Emozioni in libertà…” che resterà aperta fino al 14, offrendo ai visitatori un interessante spaccato del varigato panorama artistico della nostra città. La collettiva, che riunisce pittori, scultori e ceramisti, è stata organizzata dall’associazione Albatros e dalla sua dinamica presidente Valentina Marrandino con la partecipazione di altre associazioni culturali da tempo operanti sul territorio: Athena, il Convivio, il Papiro di Leida, Sodalitas, unite da un comune interesse per l’arte in ogni sua forma. La manifestazione propone un tema decisamente affascinante, l’esternazione e la proiezione, in forme diverse, delle emozioni e delle sensazioni che pervadono ciascuno nel momento in cui si trova vis a vis con se stesso e con la sua più profonda e recondita realtà. A renderla più intrigante è, però, il valore aggiunto di una collettiva che non è solo e semplicemente l’insieme degli artisti delle varie associazioni ma la somma della ricchezza interiore che questi sanno regalarci. La varietà di tecniche pittoriche, di temi, di materiali, il caleidoscopio di forme e colori, la diversità di stili diventano, in tal modo, un arricchimento piuttosto che un limite. Il senso pieno dell’esposizione si concretizza nella sua capacità evocativa, nell’attenzione che riesce a catturare, nei pensieri e nelle sensazioni che fa scaturire dalla mente e dal cuore di quanti la visitano. Gli oli, gli acrilici, i multimaterici, le sculture in legno o in pietra, i pezzi ceramici lavorati con sapiente tecnica e/o con profonda sensibilità, diventano, in tal modo, strumenti per un’introspezione che scende a scavare nel profondo per farne emergere ciò che di bello e di buono si cela in ciascuno. La mostra, affascinante viaggio all’interno di un vissuto autentico, farà da cornice ad una serie di attività culturali quali recital di poesie e prose, concerti, esecuzioni musicali strumentali e vocali, conferenze, performance che si alterneranno nelle antiche sale. I versi accattivanti, le prose frivole o impegnate, le dotte argomentazioni, la musica avvolgente o frenetica, le voci armoniose che si susseguiranno durante questi sette giorni in cui ogni artista darà il meglio di se stesso, completeranno la manifestazione, arricchendola attraverso l’uso sapiente della parola e del suono. Una sorta di brain storming artistico in cui ciascuno collaborerà alla riuscita dell’evento, portando un contributo concreto alla reale possibilità di rinascere in armonia e benessere con se stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda. Soprattutto un invito alla collaborazione nella consapavolezza che si fa arte a 360 gradi, con ogni mezzo e con ogni tecnica, qualora si riesca a penetrare nell’interiorità, a dare voce a sentimenti profondi, ad emozioni vere sgorgate dal cuore dell’ Uomo.