Conte-De Luca: un duello infinito
Aldo Bianchini
Quello tra Carmelo Conte e Vincenzo De Luca è un duello davvero infinito incominciato, sentite un pò, addirittura nel bel mezzo degli anni ’80 quando Vincenzo “…..andava scalzo ad Eboli….” per perorare cause sconosciute a noi umili mortali. Ora che il reuccio di Salerno “….è divenuto espressione pietrificata del potere….” pretende di andare ad Eboli (non più scalzo) per parlare di socialismo “….proprio lui, vecchio e incallito navigatore di mari tempestosi, che i socialisti sa per certo innocenti….”. Nel virgolettato, ovviamente, lo avete capito ho fermato le parole durissime scritte da Carmelo Conte all’indirizzo di Vincenzo De Luca in una lettera pubblicata da “Il Mattino” e ripresa, in parte dal “Corriere del Mezzogiorno il 4 gennaio scorso. Un Conte, finalmente, arrabbiato e deciso ad abbattere il mito De Luca come fosse un fuscello e parlando dei “socialisti” scrive con asprezza “….chè se avessero avuto le tue amicizie (!) non avrebbero avuto il trattamento loro riservato….”. Si riferisce Conte, inutile glissare, a quei magistrati che nel corso del tempo hanno “coperto con una sorta di immunità non codificata” il metodo amministrativo del novello zar salernitano. E continua Conte in un arrembaggio all’arma bianca “….Vincenzo, tu non puoi essere un’alternativa morale e neppure politica: ti scagli contro la corruzione e il malaffare, per i quali Salerno non è seconda a Napoli……e attacchi le correnti del PD di cui hai assunto il controllo con un gruppo militare di poco più del 20%……”. L’affondo finale è tutto da leggere e gustare perchè il duello diventa battaglia aperta quando Conte scrive “La fine è cominciata, caro Vincenzo, non solo per i tuoi compagni napoletani…..allora risvegliati dagli applausi a due facce di San Matteo, non immaginare di poter uscire dalle mura cittadine senza far politica, torna alla realtà: i salernitani ti temono, non ti amano, come credi o ti fanno credere. A me, invece, non fai paura……”. La denuncia di Conte trova sostanza anche in una intervista pubblicata sul Corriere quando parlando della magistratura l’ex ministro dice: “….Nella magistratura ci sono parti che ritengono insufficiente l’azione di opposizione del PD e prediligono l’IdV. Ma questo non vuol dire che ci sia un complotto….oggi chi si candida alla regione lo fa in maniera astratta e compie un errore clamoroso di presunzione….Anche De Luca lo sta commettendo…..”. Insomma più de profundis di così non so immaginare. Per concludere, ammettendo la mia personale propensione per Conte, debbo però constatare che finalmente l’ex ministro si è risvegliato da un lungo torpore durante il quale ha pensato soltanto ad un suo improbabile riposizionamento dimenticando, anch’egli, di fare politica. Ora è tornato più in forma e smagliante che mai e con una straripante voglia di politica. E’ l’inizio di una nuova stagione? Il tempo darà le giuste risposte.
Conte, nella qualità di ministro per le aree urbane,con un programma lungimirante ed impegnando ingentissime somme, è stato l’artefice vero della rinascita di Salerno.
De Luca non ha fatto altro che raccoglierne i frutti:come edera si è abbarbicato ad un albero non suo.
De Luca non ha mai avuto il cuore, la capacità e la visione politica del socialista Conte:
….e per carità di patria non parlaiamo dei suoi paggetti….