Infortuni: la prevenzione in camper

Aldo Bianchini

Un bus a due piani sarà presente in tutti i capoluoghi di provincia e nelle maggiori città della Campania per la campagna di comunicazione della prevenzione contro gli infortuni nei luoghi di lavoro. Si comincia sabato 27 dicembre in Piazza Cavour a Salerno. Il progetto, partorito e finanziato dalla regione Campania ad opera dell’assessore alle politiche del lavoro Corrado Gabriele, è stato subito recepito e accolto con favore dall’assessore provinciale Massimo Cariello. Così come è stata presentata l’idea sembra significativa ed accattivante se non fosse per alcuni dubbi che ci auguriamo vengano presto superati. Il bus sarà certamente carico di messaggi mediatici e cartacei ed evidenzierà esperti e docenti di tutto rispetto. Ma fin dal 1994 non è stato sempre così?  Ad ogni stagione viene fuori una società specializzata in comunicazione antinfortunistica, la regione finanzia lautamente ed alla fine la media di infortuni non scende e tende, anzi, al rialzo senza il minimo risparmio di vite umane sacrificate sull’altare del lavoro. E allora ci si chiede a che cosa sono serviti le centinaia e centinaia di corsi di formazione e quanto tutto questo è costato alla comunità, e quanto adesso costa il bus a due piani che dovrebbe essere foriero di soluzioni che, però, non arriveranno mai. La “cultura della prevenzione”, quella vera, la si deve inculcare nelle coscienze dei bambini a cominciare dalle elementari per far nascere e crescere in loro la convinzione che la parola “prevenzione” significhi priorità assoluta e non diritto da conquistare; insomma come dire che la prevenzione non può essere discussa o contrattata ma acquisita come vero e proprio patrimonio genetico dell’uomo. Ma ci sono scuole, dirigenti scolastici e docenti in grado di capire e diffondere questa cultura?  Solo dopo aver cementificato queste basi nella società potremo, allora si, accogliere il bus a due piani davanti ad ogni scuola in maniera più produttiva e redditizia. In questa fase sembra di assistere al corso di formazione per veline alla pari di quello sciaguratamente organizzato poco più di un anno fa dalla stessa regione Campania tra cori di velenose polemiche, o meglio ancora di assistere alla rappresentazione dei pupi che pochi metri più in là sempre in Piazza Cavour riesce, quello si, a far divertire e interessare centinaia e centinaia di bambini. Prima di esprimere, quindi, un giudizio definitivo ci aspettiamo di capire qual è la spesa per il bus e se la stessa potrà avere una risposta equivalente al costo e una positiva ricaduta sulla media statistica degli infortuni; ma si sa, su questa strada di trasparenza il bus e la Regione facilmente si fermeranno.