Bellizzi: corso per immigrati

Partirà nei primi giorni di Gennaio il corso di alfabetizzazione per immigrati promosso dal Comune di Bellizzi. “La finalità è quella di garantire ai migranti presenti sul territorio pari condizioni di accesso al sapere   e rafforzare l’educazione interculturale e l’integrazione – ha commentato l’assessore alle politiche sociali, Cosimo Di Muoio – La crescita armonica di una società multietnica passa attraverso l’offerta di percorsi che valorizzano le competenze pregresse e l’acquisizione di elementi cognitivi.  Quindi, per i migranti extra comunitari, sarebbero insufficienti, per quanto utili, interventi tradizionali di mera alfabetizzazione. Un’analisi delle diverse condizioni culturali e professionali dei cittadini che arrivano sul nostro territorio – ha precisato –  porta a ritenere che interventi innovativi, quali l’offerta di corsi di lingua italiana proposti  con tecniche all’avanguardia, rappresenti  una corretta risposta alle loro  esigenze. E’ stato così negli anni sessanta – ha aggiunto – con la trasmissione televisiva ‘ Non è mai troppo tardi’ con  la quale il maestro Manzi ha contribuito alla lotta all’analfabetismo. Ora, come in passato, la televisione e la radio possono assumere un ruolo importante dal punto di vista pedagogico ed educativo. A proposito va sottolineato che Bellizzi è stata da sempre una città accogliente. Basti pensare che nell’ultimo scorcio degli anni ’90 si ebbero qui le consultazioni per il referendum del Marocco, come anche l’istituzione di un primo luogo di culto   per l’Islam nella Piana del Sele  è stato realizzato a Bellizzi. – Bisogna tenere presente – precisa DI Muoio – che l’immigrazione è un dato ormai strutturale che sta attraversando e trasformando la società, l’economia, la politica, i servizi, la cultura anche nel nostro paese. La marginalizzazione è quasi ovunque una caratteristica importante della situazione degli immigrati. Come costruire nuove modalità di convivenza, di tolleranza, di riconoscimenti per un diritto positivo affermativo fondato sulla cultura della vita, su diritti e doveri di cittadinanza condivisi, al di là delle appartenenze etniche, nazionali e religiose?Come evitare ripiegamenti separatisti promuovendo la partecipazione delle donne e degli uomini dei diversi gruppi etnici al sistema economico, politico sociale del paese di accoglienza, nel rispetto delle rispettive identità culturali e dei singoli progetti migratori?Questo complesso scenario, inevitabilmente conflittuale,  deve, a mio avviso, passare in primo luogo dagli enti Locali, che sono i principali interlocutori degli immigrati. La scommessa, l’utopia concreta, è che la politica della forza e dell’intolleranza possa essere sostituita da plurime politiche orientate all’inclusione e non all’esclusione ed alla gestione ordinaria dei conflitti.”

Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere al Comune di Bellizzi in Via Daniele Manin, 23 oppure allo  Sportello Immigrati, ospitato presso il Centro Culturale Pratole, in via Pio XI, 169. Si coglie l’occasione per ricordare che lo sportello è attivo per:

  Tutela dei diritti e dei doveri degli immigrati

• Informazioni relative ad opportunità lavorative

•Alfabetizzazione alla lingua italiana

• Informazione sull’assistenza sanitarie presso le strutture pubbliche