Sassano- Codacons:cordoglio per le vittime della strada

 

Roberto De Luca

Resp. Codacons Sala Consilina

Alcuni aspetti confidati ieri alla nostra associazione da persone del luogo danno un’idea di quanto sia necessario un controllo più serrato della legalità  sul territorio. Con questo vorremmo esprimere il nostro cordoglio alla famiglia della signora Pagnotta, tragicamente scomparsa questa settimana a Sassano a seguito di un incidente stradale su di una strada provinciale del paese. Alla tragedia di questa famiglia si aggiunge la triste constatazione, da parte di tutti noi, che l’ auto che ha investito la signora non possedeva alcuna copertura assicurativa. Pertanto, il luttuoso e irreversibile danno subito dalla famiglia della signora Pagnotta difficilmente potrà trovare un risarcimento, per quanto sia possibile risarcire la scomparsa di un caro provocata da un fatale incidente stradale in un luogo dove, come vedremo, il lassismo sembra stia diventando la regola. Non parleremo della dinamica dell’ incidente, perchè non siamo a conoscenza dei fatti. Possiamo tuttavia parlare, sulla scia di quanto già  denunciato in una precedente comunicazione sulla schiuma nel fiume Cavarelli, di quanto sia necessaria una più¹ stretta ed incisiva azione volta a ristabilire il rispetto della legalità  sul territorio. Questo sulla base di una confidenza espressa con dolore presso la nostra sede da un abitante del luogo. Nella nostra precedente comunicazione parlavamo di un incrocio-rotatoria a Silla (non si sa cosa sia attualmente, anche se tale luogo è diventato pericolosissimo proprio dalla scorsa settimana, perchè sembra essere un’ accozzaglia di materiale in plastica sparso sull’ asfalto senza alcuna regolamentazione vera e propria).Parlavamo delle difficoltà  dello scorrimento del traffico a seguito di sottaciute appropriazioni indebite di suolo pubblico da parte di privati a ridosso della strada. Parlavamo, in tutto questo, di assenza della cultura della legalità , forse pervicacemente perseguita da anni per meri fini utilitaristici da parte di privati e non solo, o forse solo per mancato senso civico. Il risultato, tuttavia, è un territorio dove l’abuso sembra stia diventando la regola e il rispetto della legge un’eccezione. Eppure non sospettavamo che in questo sistema di regole non scritte, dove le persone oneste diventano asociali, l’ illegalità  potesse divenire così sfacciatamente ostentata. Eh.. sì¬! Perchè dalle confidenze che abbiamo raccolto, sembra che alcuni cittadini avessero già da tempo notato che la macchina investitrice viaggiasse senza il contrassegno assicurativo per le strade pubbliche di questo ridente paesino ai piedi del Cervati. E di questo i cittadini ne parlavano apertamente tra loro, e non solo tra loro. Mons. Antonio Riboldi, nella sua grande saggezza, è solito affermare che non è possibile avere sviluppo senza il rispetto delle leggi. Noi umilmente aggiungiamo che, a volte, l’illegalità diffusa può provocare gravissimi danni a tutti, nessuno escluso. E la cultura della legalità è necessaria per difendere i diritti delle persone oneste e delle fasce sociali più deboli. Di questa cultura vorremmo ancora continuare ad essere sostenitori, nonostante ci vogliano far passare come dei rompiballe e degli asociali.