Festività tra cibi e doni

di Rita Occidente Lupo

Natale tra leccornie e…doni. Per i più piccini, i giocattoli che Babbo Natale carica sulla sua slitta, sfidando le nevi perenni del Polo Nord. Per i più grandi, accanto alle strenne, i cibi, che rendono festosa la tavole. Quest’anno, in barba all’economia, il Codacons comunica che circa 2 miliardi di € saranno destinati alle tavole imbandite, con cibi doc della tradizione. Dal cotechino, alle lenticchie, dal pesce, ai dolciumi, per finire ai panettoni più farciti, tra bollicine di spumante. Il nostro Paese non rinuncia a vivere le gioie del palato in ogni tempo. Ed a deliziare l’attesa dei più piccoli, con quei giochi che hanno messo in soffitta il trenino elettrico ed il calcetto, per la playstation ultima generation tra le bambole super velinate. Ma, il carico destinato a Poggioreale, circa 100 mila giocattoli, per esser spediti sulle bancarelle partenopee, non giungerà a destinazione. Infatti una tempestiva operazione delle Forze dell’Ordine, ne ha riscontrato l’illegalità. La provenienza, cinese, senza il marchio Ce e contraffatta. Scattata la requisizione, senza contestazione. Il tempo dei balocchi, quello che un tempo spediva a letto presto i più piccini, in attesa che la secolare vecchietta del 6 gennaio, giungesse dalla cappa del camino a riempire la calza di doni, sembra volatilizzato. Come quello delle letterine a Babbo Natale, che se non altro costituivano l’elenco di buoni propositi per il nuovo anno. Oggi tutto è voracemente divorato dal consumismo gastronomico, dal tecnicismo incalzante. E forse, più di qualche adulto,  ritornerebbe indietro per proiettarsi, nel mondo delle fiabe. E dell’infanzia, che con il suo onirismo, rimane decisamente l’età più bella!