SCUOLA: la mania degli zaini pesanti

Aldo Bianchini junior

Sono un bambino che frequenta la quinta classe delle scuole elementari di Sassano e che da alunno vorrebbe dire la sua in merito sia alla quantità di libri e quaderni che ogni giorno deve portare a scuola sia all’attuale dibattito sul maestro unico. Mi sono sempre lamentato, fin dalla prima elementare, del fatto che ogni mattina da casa devo trasportare fino a scuola uno zaino pieno di libri, quaderni e astucci vari. Ho sempre pensato che la cosa più semplice sarebbe avere un solo grosso libro (sussidiario) con le materie da studiare e un quaderno per gli esercizi da lasciare a scuola negli armadietti e poi di tenere un altro libro con quaderno a casa per gli esercizi. Tutto ciò eviterebbe anche conseguenze di danni fisici a tanti bambini piccoli e gracili. Per quanto riguarda il cambiamento che il ministro Gelmini vuole adottare con il maestro unico debbo dire che non sono tanto in disaccordo se la riforma prevederà un numero di alunni ridotto per ogni classe; così gli alunni verranno seguiti meglio e molte maestre non perderanno il posto perchè ci saranno molte più classi da seguire. Infine per quanto riguarda i compiti per casa debbo dire che, purtroppo, le maestre ci caricano di compiti e il pomeriggio a casa diventa molto impegnativo anche perchè molti bambini vorrebbero fare alcuni sport. Per le vacanze il problema dei compiti diventa ancora più pesante. Spero che la riforma scolastica ci aiuti a studiare meglio per il nostro futuro.

22 pensieri su “SCUOLA: la mania degli zaini pesanti

  1. Caro Aldo,
    c’è molta saggezza in quanto affermi e sai trarre anche una corretta conclusione: il ritorno a un unico libro. Alla tua età infatti andavo a scuola con quella che si chiamava la cartella e dentro c’era l’astuccio (pensa che si scriveva con il pennino intinto nell’inchiostro)due libri leggeri e un paio di quaderni. Poco peso da portare. Ricordo che i quattro diversi maestri (unici) avuti ci insegnavano le scienze portandoci nei campi. Mi hanno insegnato come si usava la bussola assieme alla carta topografica. Quanta passione nel farci apprendere, toccando, osservando, discutendo. Oggi anche mio figlio sopporta uno zaino che pesa tra i 12 e i 15 kg, zeppo di libri pieni di errori spaventosi e, per fortuna poco usati. Ma allora perché farli comprare?
    Continua a scrivere su questo giornale. Il tuo articolo ha messo in luce un problema molto più esteso del peso dello zaino.
    Un caro saluto
    Salvatore

  2. Fa specie che soltanto a distanza di un anno si anima il dibattito su un argomento molto importante. Un ragazzino che un anno fa frequentava la quinta classe delle scuole elementari dl comune di SASSANO in provincia di Salerno riporta alla luce un problema molto serio ed annoso. Sull’argomento oraintrviene addirittura un docente universitario del nord Italia. E questo graze ad un qotidiano online che nel giro di pochi mesi è cresciuto veramente tanto. Il problema ora deve avere delle risposte anche dalla scola elementare di Sassano. Questi sono momenti culturali che la scuola non può ignorare anche perchè rappresentano la crescita sana di sterminate popolazioni studentesche. La riforma della scuola, tanto voluta dalla Gelmini, dovrebbe passare anche per la “mania degli zaini pesanti” denunciata dal ragazzino di Sassano.

  3. Ho letto per caso l’articolo a distanza di un anno. L’ho trovatoesplorando i “commenti” dfi questo giornale che ho scoperto da poco. Sono una mamma di due bambini che frequentano le elementari nel comune di Sant’Arsenio (Sa) nel Vallo di Diano, un paese poco distante da Sassano. La situazione è identica a quella descritta nell’articolo ed è veramente ecessivo che un bambino debba trascinare uno zaino di oltre dieci chili di peso. La riforma della Gelmini dovrebbe cominciare proprio da qui. Complimenti al giornale.

  4. Vorrei invitare i commentatori su una riflessione: c’è un ciclo da spezzare. Il Ministro è quello che può dire: “alle elementari solo due libri”, gli Editori si oppongono, tutti noi vorremmo zaini leggeri. Ma scusate, un bravo Docente è quello che “fa lezione” leggendo il libro di testo? o è quello che aiuta una giovane mente a ragionare? I libri di testo, al di là delle madornali sciocchezze che ogni tanto “sparano” sono l’esempio del cattivo esempio educativo che la scuola italiana offre di sè. In fin dei conti, perché il Ministro non emana quella Ordinanza che tutti (esclusi gli Editori) vorrebbero subito?
    Grazie per l’attenzione che avete rivolto a questo giovanissimo Autore Aldo Bianchini Junior.

  5. Non si tratta di rivolgere la giusta attenzione al giovanissimo autore dell’articolo, o almeno non si tratta solo di questo. L’oggeto del forum è, a mio avviso, un problema che veramente riguarda tutti a cominciare dalle infornate catastrofiche nella scuola di soggetti che non hanno nulla dell’educatore classico di un tempo essendo soltanto individui protesi alla ricerca di un posto di lavoro e basta.Condivido perfettamente le riflessioni di Salvatore Ganci. Bisogna prendere spunto da questo articolo per portare il problema generale, non solo quello degli zaiini pesanti, nelle sedi più opportune. Io vivo a Sala Consilina e ritengo che dai piccoli paesi possono venire grandi spunti di riflessione. Auguri per il giornale.

  6. Ho letto con olto interesse l’articolo “Il peso della conoscenza” sritto per questo giornale da Salvatore Ganci e da quest’articolo sono risalito allo scritto del giovanissimo Aldo junior. La riflessione di un ragazzino deve farci riflettere tutto. Sono stato un “maestro” d’altri tempi, da alcuni anni in pensione, in una scuol,a di Salerno. E’ un forum che mi sta appassionando espero che non si fermi qui e mi meraviglio come la scuola elementare di Sassano che pure è ottimamente diretta da un personaggio che ho conosciuto in passato (dott. Franco De Luca) non abbia ancora risposto. Capisco chil problema non riguarda soltanto Sassano ma mi sembra giusto un intervento anche di uella scuola. Probabilmente non segue questo giornale, bisognerebbe che qualcuno lo avverta.

  7. Sono otto anni che tutte le mattine accompagno mio figlio a scuola, e sono otto anni che gli porto lo zaino sino all’ingresso. Ci sono mattine in cui lo devo sollevare con due mani per poterlo caricare sulle spalle, e l’idea che mio figlio debba salire e poi scendere due rampe di scale con quel peso non mi rende certo tranquilla, perchè basterebbe una spinta lieve, anche involontaria, per far perdere l’equilibrio reso precario da tutto quel peso. Tutto ciò avviene nella scuola secondaria di primo grado di Casarza Ligure, in provincia di Genova. Il problema esiste non solo nella scuola del giovanissimo articolista, credo sia un “male” diffuso in tutta Italia, frutto di disorganizzazione e disinteresse verso un problema molto concreto. Oggi si presta giustamente attenzione ai problemi di sovrappeso che che rappresentano un fattore molto importante nell’eziologia di molte patologie dell’età adulta, in primis il diabete di tipo due, ma anche sollecitare la colonna vertebrale di un organismo in accrescimento non è da sottovalutare. La scuola si mostra cieca, ottusa ed indifferente,cito a dimostrazione di ciò una “ordinanza” che il Preside della scuola frequentata da mio figlio ha diffuso ad inizio anno scolastico, in cui si invitavano più o meno cordialmente i genitori ad evitare di accompagnare i figli sino all’ingresso della scuola, per non intasare la strada di accesso all’edificio. Peccato che ottemperando alla richiesta i ragazzi dovrebbero percorrere a piedi un tunnel coperto, in salita, privo di sorveglianza e col dolce peso di libri spesso intonsi sulla schiena. Inutile dire che sono una madre che disobbedisce regolarmente all’invito, pur rimanendo in attesa di eventuali contestazioni che dovranno essere ben motivate per essere accolte. Sarebbe inoltre interessante osservare quali ragioni si potrebbero addurre per tutelare il traffico (o meglio per lasciare liberi i pochi parcheggi a disposizione per i docenti)a scapito della salute dei ragazzi. Sarebbe interessante leggere altre testimonianze, anche da altre zone d’Italia. Complimenti al giovane Autore.
    Giovanna Rezzoagli

  8. Ho letto attetamente tutti i commenti finora pubbliati sulla vicenda degli zaini pesanti a scuola. La signora rezzoagli ha perfettamente ragione quando parla de privilegi, così come in particolare ha ragione il signor Ganci quando parl delle case editrici e della Chiesa. Potrei a questo punto aggiungere che spesso tra docenti e case editrici nascono strani connubi, per non dire altro. Grazie a questo forum ho maturato la convinzione che le cosiddette riforme della scuola nessuno le vuol seriamente, compiutamente definitivamente. La vacca da mungere è ancora molto produttiva.

  9. Rispondo volentieri all’ultimo Commentatore perché mi sembra infondato il velato riferimento a connubi tra Docenti ed Editori. I Docenti hanno solo il “privilegio” di avere copie di saggio dei vari testi in adozione. Che ci guadagnerebbe ad adottare un testo o un altro? forse l’agendina omaggio a fine anno? Lo sa signor Amedeo chi può realmente “cambiare il mondo”? Una semplice, banale, invocata, santa ordinanza di Maria Stella che fissi numero massimo di testi per materia che tolga “l’obbligatorietà” dell’adozione. Con questo ho anticipato qualche contenuto dei due prossimi articoli sull’argomento. Ma perché Docenti e Dirigenti scolastici di Salerno (ma anche di altri luogo) non commentano? Perché, una volta tanto, non fanno sentire la voce di chi si trova all’obbedienza di viale Trastevere e al servizio dell’utente dalle spalle troppo appesantite?

  10. Sono un papà di Monte San Giacomo (un paese vicino Sassano) ed sto seguendo con interesse il dibattito di questo forum. Ho due bambini che frequentano le elementari. Perchè non attrezzare le scuole con degli armadietti in cui riporre i libri che non occorrono per i compiti del giorno successivo ? Insomma mettere in atto un provvedimemto transitorio, e di facile attuazione, nell’attesa di arrivare alla scuola come in altri Paesi del mondo ove di compiti a casa non se ne parla proprio. Invece di fare riforme cervellotiche la ministra Gelimi poteva iniziare dalle cose più semplice, ome allegerire gli zaini pesanti denunciati dal giovane Aldo scolaro di Sassano. Per quanto attiene i connubi tra docenti e case edtrici devo dire che Ganci è stato un pò drastico nel bocciare l’ipotesi avanzata da Amedeo. La verità probabilmente sta sempre nel mezzo.

  11. Molto interessante il forum che si sta sviluppando, per iniziativa del giovane scolaro di Sassano, intorno agli zaini pesanti da portare a scuola. Sono perfettamente d’accordo con Felice. E’ vero la Gelmini, per riformare la scuola, avrebbe potuto iniziare proprio dalle appareti piccole cose per passare poi alle riforme strutturali. Avrebbe raccolto prima molto consenso per affrontare meglio le inevitabili contestazioni per i punti più importanti della riforma. Complimenti per il giornale.

  12. Son una insegnante elementare che vive e lavora a Salerno. Il problema sollevato dal giovane Aldo è un problema reale presente anche nella città di Saerno. Anzi in città si aggrava perchè non solo le distanze tra abitazione e plesso scolastico m anche le diffcolà ogettive aumentano a dismisura. Berlusconi proprio ieri ha dichiarato che questo sarà l’anno delle riforme e si partirà dalla giustizia per passare subito alla cuola. Ebbene perchè non portare la questione fino a lui con la speranza che, come dice Enzo, si ricominci proprio dagli zaini. Complimenti al giornale.

  13. Trovo molto interessante questo forum. Dice bene Francesca, sarebbe opportuno far arrivare anche a Roma questa problematica (che del resto sarà già nota) a chi deve decidere, che so utilizzando anche anche l’assessorato provinciale alla scuola. Il giornale è ben fatto.

  14. Sono anche io mamma di un bambino che frequenta le scuole elementari di Sala Consilina e seguo con attenzionequesto forum.Perchè non interessare i vari rappresentanti politici locali per portare all’attenzione centrale questo provblema che, se anche già noto, è opportuno rimarcarlo. Da poco ho scoperto questo bel giornale.

  15. Il problema “zaini pesanti” che coinvolge strettamente il grosso “sottoproblema” dei più o meno “chiari/oscuri” interessi legati ai libri di testo ed alla loro obbligatorietà, spesso inutili e dannosi per il Sapere, ha ricevuto i commenti di molte persone. Commenti costruttivi e di focalizzazione reciproca del problema. Mi stupisco di voi giovani di “Azione Studentesca”: che c’è? non portate lo zaino e siete diventati meno sensibili al problema o per voi l’unico problema è la critica sistematica a tutto quello che esce da Viale Trastevere? Un vostro intervento sarebbe interessante. Mi stupisco anche del silenzio dei miei colleghi di Salerno: che c’è? Sotto il 42° parallelo non ci espone su un problema che vi tocca tanto da vicino (specie se avete a cuore i vostri giovani Allievi)? Scusate, se potete, la provocazione: è del tutto intenzionale e mirata a far uscire iniziative concrete.

  16. Seguo con attenzione questo ottimo giornale, oltretutto ben diretto, e mi congratulo per questo forum sulla scuola nato da un articolo di un giovane ragazzo di Sassano. Dato che la riforma della scuola è “in itinere” come dimostra entrosalerno con la notzia dell’ultima decisione della Gelimini sulla presenza del numero degli immigrati in ogni classa,non sarebbe opportuno suggerire al giovane Aldo j. di scrivere direttamente alla stessa ministra, casomai con l’avallo della sua scuola. Continuerò a seguire.

  17. Ho letto con piacere l’articolo di aldo Bianchini junior che si sofferma sulla necessità o meno di portare a scuola un pesantissimo zainetto a tracollo di libri scolastici per frequentare la classe di quinta elementare o giù di li.
    Devo dire con molta franchezza che, ai tempi miei,quando frequentavo le elementari (e parlo degli fine trenta e inizio quaranta, cioè, nel pieno periodo bellico del secondo conflitto mondiale) si andava a scuola con un minuscolo sussidiario, un quaderno di poche pagine a righe ed uno a quadretti, una penna con pennino semplice ed uno a cavallotti, il calamarietto d’inchiostro , la carta assorbente, una matita e lo spuntamatita.
    L’aula, che era nell’allora nuova scuola di via roccacocchia, conteneva una classe di trenta e più alunni. Si aveva una sola maestra che doveva insegnare tutte le materie ad ogni singolo alunno. Allora non c’era ancora la radio in tutte le case, non si leggevano giornali e non vi era ancora la televisione o il telefono per tutti. La fame corrodeva gli indestini ed una volta l’anno ci davano un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo per farci rinforzare la memoria. A quell’epoca gia lavoravo duramente e non potei superare la quinta elementare. Mi spettava dare una mano alla famiglia: Lavoro, e tanto lavoro. In italiano non andavo bene per ovvi motivi, ma ero un vero fenomeno in matematica : facevo operazioni a quattro cifre a menta e senza alcun aiuto di carta e penna (Oggi , per alcuni, non basta neppure la calcolatrice).
    Quello che intendo dire è che , a mio avviso, sarebbe utile
    dare più autorità agli insegnanti i quali dovrebbero insegnare ai ragazzi, oltre alle varie materie, anche il buon comportamento verso le donne e gli anziani, oltre al rispetto per la natura e per la propria città. Suggerisco ai ragazzi di oggi di leggere e di amare i libri che leggono. Pe quanto mi riguarda ho ancora conservato il mio libro di terza elementare di circa settant’anni fa. Perciò, lo zainetto colmo e greve di libri non ha senso, sarebbe meglio studiare una materia al giorno trattato un singolo insegnante.

  18. Molto bello l’intervento di Alfredo arriale. Un pò di amarcord non guasta mai. Ha pienamente ragione, lo zaino pieno non serve. Ma la cosa che mi meraviglia di più è come mai gli Organi decisionali non si rendono conto che un problema come questo, facilmente risolvibile anche con una semplice crcolare, non venga affrontato e risolto. Oltretutto siamo in presenza di un coro unanime contro gli zaini pesanti. Ma che volete, siamo in Italia. Complimenti al giornale on-line che ospita discussioni così importanti e bravo anche al giovanissimo Aldo junior.

  19. Esploro sesso questo interessante giornale. E mi chiedo come mai il forum sulla scuola, provocato da quel ragazzino di Sassano, si sia slto come neve al sole dopo aver smosso diverse coscienze. L’argomento è interessante e può servire da piccone per aprire varchi di discussione nell’ambito della riforma della scuola in generale. Aspetto con ansia che qualcosa si muova.

  20. Ongi mattina, prima di uscire, leggo Dentrosalerno e lo trovo molto inteessante per i contenuti che riesce ad esprimere. Avendo seguito nelle sse settimane il dibattito sullcuola innescato da n articolo di un alunno delle elementari, tale Aldo junior, sono andato a ripescare l’articolo e mi sono meravigliato che dopo tanto clamore all’improvviso il dibattito sia finito. E’ necessario riportarlo a galla, non tanto per l’articolo quanto per l’interesse che esso suscita nell’ambito del dibattito più generale che investe tutta riforma scolastica. Docenti insoddisfatti, apatici o semplicemente distratti ? Questo giornale è l’occasione buona per dire la propria, perchè comunque serve ed è utile.

  21. Cari Lettori,
    possiamo andare avanti all’infinito con questo problema concretamente aperto da Aldo Bianchini Junior. Ma non vi sembra strana l’assenza dei pareri degli insegnanti a questo dibattito? Supponiamo pure che gli insegnanti siano un po’ timidi (capita), ma nel Sud siete molto appassionati alla politica a quanto vedo. Una volta tanto, qualche politico locale può concretamente organizzare una raccolta pubblica di firme finalizzate a fare sentire a Maria Stella che lo zaino deve passare da 15 kg a 5 kg? La richiesta concreta, a mio avviso, è il testo unico nella scuola elementare e l’abolizione dell’obbligo del libro di testo per i Collegi Docenti. Non mi sembra molto.
    Cordiali saluti
    Salvatore Ganci

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