Valiante: due Asl nella provincia di Salerno

Antonio Valiante

Vice presidente Regione Campania

La decisione assunta dal Consiglio regionale della Campania, con la costituzione di una sola Asl per Salerno e provincia, non mi trova d’accordo. Ritengo che essa sia frutto di approssimazione e di non adeguata valutazione delle possibili conseguenze che ne scaturiranno sotto il profilo della programmazione, dei servizi ai cittadini e della spesa. La Giunta regionale della Campania aveva proposto due Asl per la provincia di Salerno, in considerazione di alcune riflessioni che sono state sottovalutate dall’assemblea consiliare. In primo luogo, avevamo convenuto sulla impraticabilità di una sola azienda per una provincia che è al secondo posto per estensione in Italia, con una popolazione di un milione e centomila abitanti, perché avrebbe prodotto effetti negativi sotto il profilo della gestione, anche alla luce delle affermazioni di quanti sostengono da sempre il limite del sovraffollamento per una conduzione efficiente ed efficace. Il risultato è che si è riprodotta la stessa struttura della Asl Napoli 1, tante volte contestata, con l’aggravante di una incidenza territoriale straordinariamente più grande.Non bastasse questa considerazione, di per sé già sufficiente per seguire l’indicazione della Giunta, il Consiglio ha sottovalutato anche altri due dati. Il primo è che si mettono assieme oltre 15 ospedali e un numero enorme di distretti, con tutte le naturali difficoltà legate al governo di queste strutture. Il secondo, ancora più importante sotto il profilo delle scelte, è che l’assemblea dei comuni, a cui compete la futura programmazione sanitaria, rischierà di non riunirsi mai, perché non sarà facile assicurare il numero legale ad un organismo che sarà composto da ben 158 sindaci!. Aldilà delle strumentalizzazioni sulla localizzazione delle sedi, che non hanno alcun significato, la scelta realizzata pone problemi seri, sia sul piano programmatico in senso stretto, con rischi di conseguenze sulla qualità e sulla immediatezza dei servizi da offrire ai cittadini, sia sul piano economico, perché fatalmente ci sarà una moltiplicazione dei centri di spesa per tenere assieme realtà così diverse come quelle che esistono nell’intera provincia. Siamo di fronte, perciò, ad una decisione illogica, che produce un vero e proprio sconcio. Continuerò a battermi nei prossimi giorni e nei prossimi mesi per fare in modo che ci sia una riflessione più serena anche da parte dei consiglieri regionali che hanno assunto una decisione non utile per la nostra provincia.