Il Battistero di San Giovanni in Fonte

Pietro Cusati

                       

Sala Consilina.La Certosa di San Lorenzo, le Grotte di Pertosa e il Battistero di San Giovanni in Fonte, posto a metà strada tra i confini di Padula e Sala Consilina, sono i monumenti più suggestivi del Vallo di Diano, affascinanti come pochi.

Al Battistero Paleocristiano di Marcellianum, che pare derivare il nome dallo sfortunato Papa Marcello I (308-309), unico in Italia per la presenza di una sorgente al centro della chiesa, purtroppo non adeguatamente valorizzato, è dedicato l’importante lavoro di ricerca della Prof.ssa Alfonsina Medici di Polla, componente del direttivo del Centro Studi e Ricerche ‘’Pietro La Veglia ‘’ di Sala Consilina.

‘’Le acque sacre di S.Giovanni in Fonte nel Vallo di Diano’’, una delle testimonianze più significative della nostra storia,una reliquia di bellezza.L’interessante opera è stata realizzata nell’ambito del Laboratorio Provinciale Territoriale di Educazione Ambientale che ha sede nell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘’D. De Petrinis’’di Sala Consilina, diretto dal dirigente scolastico Prof.ssa Mariantonietta Trotta.

Dal 2003,anno mondiale dell’acqua, il laboratorio è divenuto l’anello di congiunzione degli Istituti Scolastici del Vallo di Diano in materia di educazione ambientale.Una fonte autorevole  sul battistero di Marcellianum è costituita da una epistola  redatta  da un affermato religioso della aristocrazia romana, Flavio Aurelio Cassiodoro,originario di Squillace in Calabria.Grazie a Cassiodoro sappiamo che il Battistero Paleocristiano doveva la sua fortuna alla presenza della sorgente miracolosa e alla fiera di San Cipriano,il Santo Africano condannato dalla stessa chiesa.Il Battistero di San Giovanni in Fonte,nel cuore del Vallo di Diano, è uno dei più antichi battisteri miracolosi,essendo stato costruito nel corso del IV secolo,inoltre ,la vasca battesimale riceveva l’acqua in maniera del tutto naturale in quanto realizzata su una sorgente.Tale prodigio,unico nel mondo della cristianità, richiamava folle di fedeli desiderose di assistere al miracolo delle acque.‘’Dai a chi già sa l’occasione e le sue conoscenze aumenteranno ’’.E’ la massima che si legge sul portale d’ingresso della biblioteca della Certosa di Padula.”La funzione di un libro è proprio la comunicazione di quelle acquisizioni, di quelle conoscenze, di quei pensieri e sentimenti che sono stati colti come una viva ricchezza ideale, una ricchezza che si sente e si spera di poter condividere con tanti perché possa diventare progetto di vita e forza nel cammino di un popolo” .Scrive nella presentazione alla pubblicazione il Vescovo di Teggiano-Policastro Mons. Angelo Spinillo.Il titolo di questo libro, e quindi lo sviluppo del discorso che viene offerto alla nostra condivisione, si compone, in mirabile sintesi, di tre elementi : l’acqua, il battesimo, la nostra terra. Ricordatevi sempre del momento iniziale della fede del nostro popolo, quello della Lucania Occidentale; ricordatevi cioè del Battistero di S.Giovanni in Fonte, perché è lì il cuore della nostra diocesi; da quelle acque battesimali è nata la nostra fede; lì ha preso corpo l’entusiasmo dei primi cristiani di questo territorio.Recarsi lì, pensare, pregare significa riscoprire le motivazioni profonde del nostro essere cristiani radicati sul territorio”. E’ questo il messaggio che Mons. Bruno Schettino ha lasciato nel Vallo di Diano e nel Golfo di Policastro prima di trasferirsi nella diocesi di Capua.