Scusi, lei chatta?

di Rita Occidente Lupo

Chattare oggi, sembra banale. Una normale attività della giornata. Nel corso della quale, rimanere incollati al pc, specialmente negli spaccati di relax, pare d’obbligo. In rete e con la rete, un mondo virtuale che assurge a realtà onirica per chi non riesce a vivere spesso il proprio presente. E così anche i sogni o, meglio, i desideri più inconsci, annidati nel profondo della propria psiche, ricevono l’adrenalina giusta per andare avanti. La solitudine spesso sonnecchia, mentre l’abitudine stramazza le emozioni. Proprio in questo mancato idillio presente, s’innesca il complice pc, che con i suoi tasti magici, punta il mouse verso l’ignoto. L’incontro spesso di anime gemelle, di solitudini che si fanno compagnia, diventa un modo per riempire il proprio tempo. Per scrollarsi di dosso quel grigiore del sabato senza che ci sia un qualcuno, con cui condividere l’attesa della domenica. Quanta tristezza s’annida spesso dietro una ciarliera tastiera, che con foga dà spazio ad un fiume in piena di ricordi. O di confidenze, a sconosciuti utenti, sintonizzati sulla stessa rete! Un tempo si diceva così per l’amico cavo, per quel magico filo che il telefono riusciva a non tranciare, per congiungere sponde comunicative. Ma chattare ha un limite? I suoi anni? Non esiste esclusiva categoria di persone dedita alla rete, in quanto il monopolio non è per niente paladino delle nuove generazioni. Infatti, anche se i figli del terzo millennio mostrano già dalla scuola primaria, spiccate attitudini per il pc, coloro che han superato gli anta, spesso vantano grinta e voglia di recuperare gli anni perduti. Nel dedicarsi seraficamente al principiante uso della tastiera, per poi finire…nella rete! Specialmente quando, senza voglia di parlare nè di farsi conoscere,  optano per il virtuale silenzio del proprio pc. Amori in rete? Sì, ma quanti flirts durano nel tempo? Ci si conosce chattando e ci si lascia anche in tal modo, lasciando andare solo dei tasti al vento…Un tempo Cupido, quel puttino alato che non cessa di far strage di cuori svolazzando dall’Olimpo di fortuna, era l’unico arbitro di amori facili o di lacrime strappacuori. Oggi è rassegnato nel constatare che il suo ruolo, è costantemente insidiato da sempre più mini pc, che ormai troneggia in ogni casa!