La Voce e la Vita della Chiesa: “Il granello di senape e il pizzico di lievito”

Diac. Francesco Giglio

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: « il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata * (cfr. Lc 13,18-21).

“ Gesù paragona il Regno di Dio a un granello di senape. Esso è un seme piccolissimo, eppure “si sviluppa così tanto da diventare la più grande di tutte le piante dell’orto (cfr. Mc 4,32): una crescita imprevedibile, sorprendente.  E così è il Regno di Dio: una realtà umanamente piccola e apparentemente irrilevante. Per entrare a farne parte bisogna essere poveri nel cuore; non confidare nelle proprie capacità, ma nella potenza dell’amore di Dio; non agire per essere importanti agli occhi del mondo, ma preziosi agli occhi di Dio, che predilige i semplici e gli umili. Quando viviamo così, attraverso di noi irrompe la forza di Cristo e trasforma ciò che è piccolo e modesto in una realtà che fa fermentare l’intera massa del mondo e della storia… Sono le piccole cose il vero segreto del “Regno di Dio” . Il seme del bene e della pace germoglia e si sviluppa, perché lo fa maturare l’amore misericordioso di Dio… La vita spirituale, ad esempio, è come l’amore, non si nutre di gesti eroici ma di piccole delicatezze, di fedeltà e gesti che rendono quel rapporto intimo e affidabile… Solo uno che sa morire per te nelle piccole cose sarà in grado di morire per te per davvero. Non ci si improvvisa nella vita. Il vero grande sa farsi piccolo. La vera fede sa dare valore ai dettagli. Il vero amore si nutre di delicatezze quasi mai evidenti eppure così necessarie… Oggi il Signore ci esorta a un atteggiamento di fede che supera i nostri progetti… Dio è sempre il Dio delle sorprese… Nelle nostre comunità occorre fare attenzione alle piccole e grandi occasioni di bene che il Signore ci offre, lasciandoci coinvolgere nelle sue dinamiche di amore, di accoglienza e di misericordia verso tutti” (Papa Francesco).

Gesù nella Sinagoga  (luogo di culto della religione ebraica) dopo aver parlato della necessità della conversione per avere la salvezza, racconta due parabole che parlano del “Regno di Dio”. Non spiega nulla ma lascia a noi la loro comprensione. Un piccolissimo granello di senape ha la capacità di svilupparsi e crescere fino a diventare una grande pianta sulla quale gli uccelli possono nidificare. Il lievito che una donna ha nascosto nella farina sembra una cosa da poco eppure ha la capacità di far fermentare la pasta che poi diventerà un pane profumato. Un granello di senape e un pizzico di lievito quasi non si vedono. Basta anche un solo dettaglio piccolissimo, ma vero, autentico, fedele, costante a cambiare completamente la nostra vita. Sono le piccole cose il vero segreto del “Regno di Dio”. Ci sono cose nella vita che spesso passano inosservate, non si vedono eppure diventano accoglienti e la fermentano tutta. È ciò che fa la “grazia di Dio” quando entra in noi attraverso la “Parola” e in maniera sovrabbondante attraverso i “Sacramenti”. Ci accorgiamo solo dagli effetti di quanto essi siano veri ed efficaci. Un piccolo pezzo di ostia, può fermentare di senso tutta una vita. È quella la vera prova che lì Cristo è reale. I cristiani sono chiamati ad essere lievito per far crescere la pasta dall’interno. Per fare questo, però, bisogna essere pazienti, misericordiosi e pieni di amore verso tutti. Dobbiamo pertanto essere “disponibili alla conversione”. Ad essere “trasformati dal lievito di amore di Cristo” e ad essere “illuminati dalla Sua Parola”, in modo particolare in questo momento in cui la Chiesa tutta ci invita ad un “cammino sinodale”. Non è facile per noi entrare in questa logica della imprevedibilità di Dio e accettarla nella nostra vita. Cerchiamo di essere comunità accoglienti come l’albero di senape, lievito di bene nel nostro ambiente e testimoni credibili della “luce di Cristo”. In tutto questo ci sia di esempio la Vergine Maria.