Tramonti: Campinola, conclusa 10^ festa organistica senza Jessica Ferrara

L’annunciato concerto di oggi a chiusura della 10^ FESTA ORGANISTICA di Campinola di Tramonti non avrà luogo. Era in programma una vera festa con JESSICA FERRARA, la giovane organista che da dieci anni ha offerto il suo spontaneo piacere di accompagnare tutte le celebrazioni liturgiche della parrocchia di San Giovanni Battista.

Ma Jessica ha avuto in regalo un lavoro stabile, auspicato e soddisfacente, a Vercelli. E con comprensibile emozione e commozione ha salutato l’organo che trasuda del suo amore, ma anche il parroco, le ragazze del piccolo coro con suor Graziella e quanti hanno goduto della sua tangibile presenza di cui già si avverte la mancanza.

Si chiude così, fra memorie e rimpianti la decima edizione di una Festa della musica e della gente che con gioia, spontaneità e caparbietà ha dipanato ben 72 eventi da quel 4 agosto 2012 quando l’organista italo-australiano Sergio De Pieri inaugurò il “nuovo” organo di Carlo Rossi, dopo il restauro filologico operato dai fratelli Carrara di Rumo di Trento.

Un organo di grande pregio della tipica scuola napoletana, voluto nel 1729 dalla Confraternita di San Nicola, suonato anche da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori ed ora considerato il secondo più antico funzionante della Campania.

Organisti da tutta la regione, ma anche da varie regioni italiane e pure dall’estero, giovani o professionisti di esperienza si avvicendati alla tastiera di quell’organo, offrendo sonorità e aspetti musicali di grandi autori o di altri meno noti ma meritevoli di essere proposti ad un pubblico locale o proveniente da varie località della regione che ha colto pienamente lo spirito della Festa, partecipando con entusiasmo per incontrare altri che condividevano il piacere della musica e del conoscersi. Fra i concertisti che vanno segnalati per le ripetute partecipazioni, figurano sicuramente Antonio Varriano da Campobasso con il record di partecipazioni, Mauro Castaldo di Napoli, Nicola Salvati di Mercato San Severino, Ilaria Centorrino di Messina, Fabrizio Callai di Genova, Olga Laudonia di Sorrento, Maria Violante di Priverno, Antonio Del Pino Romero di Malaga.

Ma soprattutto Giancarlo De Marco Telese che insieme all’allora parroco don Arulappan Jayarajè stato fautore del recupero dell’organo, con il generoso contributo dei Campinolesi ha ridato alla collettività un bene prezioso, non lasciandosi tentare da maldestre manipolazioni che avrebbero cancellato il carattere dello strumento e i segni della storia.

La Festa Organistica di Campinola è sempre frutto dell’intraprendenza organizzativa di Antonio De Marco e il notevole supporto della sua famiglia, con la sensibilità dei parroci che si sono succeduti e poche autentiche collaborazioni  fra cui il ristorante Antichi Sapori Ceramiche Vietri Scotto, ma anche di cinque Campinolesi che operano in altre regioni e che conservano il vivissimo ricordo per la loro terra natìa.

Autentici “atti d’amore” in alcuni valori antichi che, giorno dopo giorno, sembrano svanire nell’indifferenza ma che meritano di non essere dimenticati.

La Festa Organistica ha conferito continuità all’espressività del prezioso strumento e prolungato il ponte fra passato e futuro per far acquisire la piena consapevolezza del valore espressivo e del significato umano, storico e artistico; una iniziativa di grande valenza, per offrire questo patrimonio al godimento di tutti, per l’elevazione spirituale e l’accrescimento culturale e sociale.

“Fare, sempre; continuare a fare. Perché quel che si è fatto è sempre un punto non d’arrivo ma di partenza… e la difficoltà è il saper conservare et accrescere.” (Giacomo Vasari XVI sec)

E l’11^ edizione della FESTA? C’è tempo per programmare, considerando anche le disponibilità e il rinnovato piacere.