Battipaglia: Amministrative, candidato Sindaco Visconti su Asilo nido Via Turco

Si è tenuta questa mattina, alle ore 12, la conferenza stampa indetta da Antonio Visconti, Giovanni Valletta e Damiano Palo relativa al futuro dell’asilo nido di via Carmine Turco. Da due anni, la struttura versa nel degrado e nell’abbandono, nonostante gli assegnatari attendano da circa un anno la consegna delle chiavi.

«Un delitto, una cosa ignobile – commenta Visconti -. Una struttura che potrebbe essere d’ausilio ai più bisognosi. La colpa di questi ritardi? Non lo sappiamo. La verità è che l’asilo Turco era aperto nel 2016, a fine campagna elettorale è chiuso nonostante i legittimi assegnatari vorrebbero fare il proprio lavoro e non ricevono risposte. Non vorrei che ci siano in atto delle ritorsioni in atto nei confronti di liberi cittadini. Noi ci impegneremo ad aprire gli asili nido chiusi. Il nostro invito è quello di smentirci, dando un segnale di responsabilità verso un tema che non ha bandiere».

Un problema che Damiano Palo, avvocato legale dell’Ati, la cooperativa di società che dovrebbe gestire la struttura, ha seguito da vicino firmando anche una diffida al Comune di Battipaglia. «C’è stata una procedura per conto dell’Ati, e nonostante autorizzazioni e contratti di convenzione, ad oggi il Comune è carente per diversi motivi. A seguito di una mia richiesta esplicita è venuto meno il riscontro delle istituzioni competente. Sembra che siano sordi alle nostre richieste. Perché da oltre un anno è tutto fermo, e nessuno ha provveduto a stipulare nuove convenzioni e delibere per poter aprire l’asilo di via Turco, che è stato assegnato con regolare bando».

Locali umidi, furti e atti vandalici in questi anni, a danno di coloro che dovrebbero garantire il servizio pubblico, e delle casse dell’Ente. «Appena sono arrivate le elezioni comunale – conclude Giovanni Valletta qualcosa è cambiato. Ho dovuto elemosinare un incontro negli uffici comunali, in particolare quello Tecnico, per quasi un anno, per poter rivendicare i diritti di un’associazione di cooperative. Perdendo i riferimenti interni, quali l’assessore Davide Bruno e la dirigente Anna Pannullo. Dovevano darci una struttura arredata e pronta all’uso. E invece, a causa dei furti, era fatiscente sia all’esterno che all’interno. Attualmente, grazie a noi, c’è addirittura la videosorveglianza a tutelarla. Eppure da due anni è tutto fermo, in attesa di aprire una struttura necessaria per i bambini e per le famiglie bisognose».