Proverbi Africani: l’ipocrisia

Padre Oliviero Ferro  

I giudizi fondati sulle apparenze, oppure sulle prime impressioni, ingannano spesso. Lo stesso, essere troppo presuntuoso dei propri talenti. Viene quindi raccomandata una massima prudenza, uno spirito di attento ed approfondito discernimento nel giudicare gli altri e nel rapporto con loro. Questo aiuta a non cadere nelle trappole delle false apparenze ed essere vittime del danno della superficialità. Non so se si può mettere in questa categoria le troppe promesse durante le campagne elettorali, quando si dice che se si vota il tale candidato (vedi il film di Totò, quando lui viene invitato a candidarsi e gli dicono di promettere, tanto poi, eletto, non farà niente o quasi; ma lui si rifiuta. Ci ricordiamo il famoso “Vota Antonio!”), si avrà, se così si può dire, “il paradiso in terra” (per quelli che saranno eletti, stipendio assicurato. Per le pecore, un po’ d’erba, ogni tanto!)

Ma andiamo ai proverbi. “Non è il colore che indica la qualità della nocciola” (Lari, Congo Brazzaville) (non fidarsi dell’apparenza di qualcuno) (quando si presenta uno vestito bene, che parla, parla…solo per imbrogliarti)., e un altro “la cosa la invidi da lontano, da vicino te ne scappi via di corsa” (Luluwa, Congo RDC). E “non ammirare l’oggetto dalla grandezza esterna, forse il suo interno è vuoto” (Luluwa, Congo RDC). “Non aver paura del pitone a causa della sua lunghezza” (Bete, Costa d’Avorio) (l’aria non fa la canzone) (più che dalla lunghezza, dal suo abbraccio troppo vigoroso…). Le persone tranquille, le famose acque chete, possono essere le più pericolose. “Sono le acque stagnanti che mangiano gli uomini” (Luluwa, Congo RDC). Lo sappiamo che: l’abito non fa il monaco, né un titolo fa un ministro…”Enorme trono non significa un grande re”(Ewè, Togo) (utile anche oggi in Italia). Come “La pelle del leopardo è bella, ma la sua carne non gusta bene” (Baluba, Congo RDC) (molto fumo, chiacchiere, e poco arrosto; o le chiacchiere stanno a zero). Altri simili “La gallina non si bagna mai, ma il suo uovo è bianco” (Mandingue, Guinea); e “Pure la vacca nera produce un latte bianco” (Mandingue, Guinea). L’apparente purezza è forse un’illusione che nasconde tanta impurezza (noi siamo trasparenti, siano diversi…) “L’acqua scorre sul fango” (Ewè, Togo). Lo sappiamo che l’apparenza è solo un aspetto dell’individuo. Non basta vestirsi bene, avere tante cose, se poi dentro non c’è niente.

Come diceva Totò “signori si nasce, non si diventa” (o la classe non è acqua). “L’uomo ha il sangue rosso, ma la sua saliva è tutta bianca” (Ewè, Togo). Certo: quanto è superficiale ed ingiusti giudicare le persone alle apparenze; e questo vale al contrario, quando si vede qualcuno che è ridotto male e lo si giudica come un poco di buono…”L’uccello che vola non canta, e lo chiamano il più piccolo” (Hutu, Burundi). E’ inutile vivere di apparenze (dove c’è il fumo, sicuramente c’è il fuoco), nascondendo il proprio carattere; presto o tardi viene allo scoperto (lo ricorda anche Gesù nel Vangelo: le cose nascoste verranno conosciute). “Anche se la scimmia prende la pelle del cinghiale, essa morirà sempre scimmia” (Pygmèè, Gabon). Non bisogna avere paura della persona, perché non ispira fiducia. “Non si teme il fiume, perché porta acqua nera” (Ngombe, Congo RDC). E ancora: le apparenze ingannano, perché “La bellezza non è il cuore” (Hutu, Rwanda). L’ipocrisia va a braccetto con la menzogna, come ci dicono in Congo RDC. “Njia ya mwongo fupi” (il cammino del bugiardo è corto). La menzogna ha sette facce, la verità ne ha una sola “Habari ya uwongo ina ncha saba, habari ya kweli ina ncha moja”