Battipaglia: CISL FP su ipotesi chiusura terapia intensiva neonatale Ospedale Santa Maria della Speranza

E’ indispensabile segnalare le gravi conseguenze che potrebbero determinarsi con la paventata chiusura, a far data dal 9 agosto p.v., anche se solo provvisoria e temporanea, dell’U.O. di Terapia Intensiva Neonatale (T.I.N.) dell’Ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, che ad oggi rappresenta l’unico Centro Nascite del DEA Battipaglia/Eboli/Roccadaspide – dichiara Gaspare Pepe Segretario Aziendale della CISL FP dell’Ospedale di Battipaglia. Centro Nascite che garantisce circa 1300 parti annui e circa 400 ricoveri di TIN e Patologia Neonatale, rispondendo alle esigenze di un territorio molto vasto, che comprende tutta la Piana del Sele, ma anche l’alto e basso Cilento. Sono frequenti i trasferimenti dall’Ospedale di Vallo e di Sapri presso la T.I.N. di Battipaglia dei piccoli pazienti, nati prematuri o con complicanze che richiedono il ricovero in T.I.N. L’attività della T.I.N. è vitale per questo territorio, infatti grazie a questa Unità Operativa è possibile accogliere presso la struttura battipagliese le gravidanze a rischio ed i parti pretermine, che necessitano di assistenza specialistica e continua. La grave carenza di personale medico e paramedico è nota da tempo, infatti l’Unità Operativa per continuare a garantire l’attività ha dovuto avvalersi di personale medico in convenzione, e di personale medico proveniente dall’Ospedale Umberto I di Nocera. Le convenzioni del personale medico sono scadute e non sono state più rinnovate, non sono stati indetti concorsi per l’area Pediatrica, il personale medico proveniente da Nocera non ha potuto più garantire la presenza necessaria a causa delle ferie estive da effettuare, e dovendo a loro volta effettuare dei turni aggiuntivi presso la propria Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale. La grave carenza di Neonatologi era evidente già da tempo e purtroppo dobbiamo prendere atto che nonostante codesta azienda abbia cercato di reclutare attraverso scorrimenti di graduatorie valide, avvisi pubblici e addirittura utilizzando le graduatorie della specialistica ambulatoriale, abbia ricevuto solo ed esclusivamente rifiuti. Appare evidente la necessità di cercare, in uno stato di emergenza in atto, di utilizzare ogni forma finalizzata a garantire l’apertura di tutte le strutture sanitarie, come altrettanto è palese la necessità di avviare da subito un piano straordinario di reclutamento attraverso concorsi finalizzati, su cui si chiede un immediato ed autorevole intervento. Per la questione specifica infatti, a nostro parere, sembrano necessarie forme di reclutamento definite e definitive per adeguare gli organici in tutte le strutture che rischiano di far chiudere varie Unità Operative che di contro rappresentano il fiore all’occhiello di questo e di tutti i presidi ospedalieri aziendali. L’appello che questa Segreteria Aziendale si sente di fare alla Direzione Strategica Aziendale, è che si intervenga tempestivamente attivando tutte le procedure straordinarie atte a reperire personale medico, scongiurando così un’eventuale chiusura ovvero forti ridimensionamenti che riducono le prestazioni e l’assistenza sanitaria. La T.I.N. deve continuare a svolgere la sua attività e continuare ad essere punto di riferimento per le madri e i loro piccoli per tutta la comunità di riferimento che afferisce alla struttura.